Analisi e attivita’ di monitoraggio da parte di Arpa Lazio, Asl Rm6 e Vigili del fuoco sono ancora in corso ma l’emergenza ‘inquinamento ambientale’ nella zona investita dal rogo scoppiato alla Eco X sembra essere cessata, anche se la cautela e’ d’obbligo. Nel corso della conferenza stampa organizzata alla Procura di Velletri e’ stato detto che sono stati effettivamente registrati elevati valori di diossina, idrocarburi e pcb, rispetto al limite consentito, il 5 e 6 maggio nelle aree vicine al luogo dell’incendio. Per conoscere i dati dei giorni successivi serve ancora tempo ma su 5 campioni effettuati sulle coltivazioni di zona solo uno presentava valori un po’ alterati. Sono stati poi monitorati gli accessi ai tre Pronto soccorso di zona: zero gli accessi a quelli di Anzio e Albano e sette a quello di Pomezia dove si sono presentate persone che hanno lamentato bruciori alla gola e intossicazioni ma sono state dimesse in breve tempo. Quanto alla presenza dell’amianto, sono state confermate tracce sul tetto del capannone della Eco X mentre hanno dato esito negativo le misurazioni su fibre aerodisperse dal luogo del rogo fino al centro di Pomezia.
