“Insieme” per bonificare la bomba Cupinoro

Mentre si urla per il “discaricabarile” a cinque stelle della Raggi sul nostro territorio, la collina dei veleni sta sempre lì

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di ALBERTO SAVA

Erano gli anni ’80. Tutti a Cerveteri ricordano i tanti presidi e le molte battaglie a cui tanti presero parte, compreso il sottoscritto come cittadino e in qualità di giornalista, quando nei quattro punti cardinali del nostro Comune si diffuse la notizia che sulla strada tra Bracciano a Cerveteri stavano realizzando un impianto per lo smaltimento dei rifiuti dei Comuni del bacino. Le proteste divennero durissime quando si scoprì che avrebbero collocato la discarica sulla linea di confine tra i due Comuni, linea lontana da Bracciano e vicina a Cerveteri e che la discarica sarebbe sorta nell’area delle fonti di captazione dell’acquedotto ceretano Spanora. All’epoca ci furono anche scontri, ma fu tutto inutile. Oggi la collina della monnezza è tutta lì, mentre nelle aule dei tribunali, tra montagne carte bollate, qualche incriminazione e toghe svolazzanti, si “cercano” i milioni spariti del post mortem e la speranza di un po’ di giustizia.

Nella nota che segue leggiamo: “Altre discariche di monnezza a Cerveteri!? No grazie, abbiamo già dato!”. Questa la perentoria risposta di Angelo Alfani, capolista della lista civica “Insieme”, a fronte dei “presumibili” nuovi luoghi di scarico di rifiuti marchiati stavolta a cinque stelle. “Siamo ovviamente preoccupati dei boatos di morte che giungono dalla Capitale in cui ancora una volta si dimostra l’incapacità ad affrontare un tema fondamentale del vivere civile, e questa preoccupazione ci spinge ad invitare i nostri concittadini a stare all’erta”. Non senza una punta di polemica Alfani prosegue: “Vogliamo ricordare ai tanti proclamisti dell’ultima ora, ai sindaci in scadenza favellatori di invenzioni, ai verdi che sono grigi per il cemento che sbrindellano sulle campagne, che soltanto nel nostro programma è presente, come punto inalienabile e prioritario, la bonifica totale di Cupinoro. Discarica chiusa grazie alle manifestazioni popolari e non grazie ai politici locali grazie ai quali, invece, la collina artificiale continua impunemente a sversare veleni per la valle, giù giù, attraversando il Paradiso dei Torlonia, fino al mare che ha già problemi per le fogne cervetrane. Chi urla ora, soprattutto quelli che lo fanno con più arroganza, non hanno mai mosso un dito per tutelare la salute pubblica, coinvolti ed avviluppati come sono, con i poteri forti regionali che gli garantiscono poltrone e prebende”.

“Non vorremmo che personaggi alquanto discutibili sul problema della tutela del territorio, quelli che sono addirittura disposti a costruire megacentri commerciali e cimiteri privati, facciano come al solito finta, urlino al pericolo, al mostro, per continuare a crearne di nuovi o lasciare che la bomba ad orologeria di Cupinoro resti tra capo e collo delle migliaia di abitanti che ne stanno continuando a subire i danni”. “Andiamo a verificare, ma fin da ora invitiamo i concittadini ad organizzare quanto prima assemblee pubbliche, con la convinzione che solamente non tenendo in nota proclami buffoneschi di falsi verdi e politici di professione ma prendendo in mano la lotta contro la probabile nuova minaccia, allontanandola dal territorio cervetrano”.

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