Cerveteri, archiviati i libri dei sogni: ecco i programmi “aperti”

Dal centro urbano al mare, sotto accusa l’inerzia quarantennale della classe politica cerveterana

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cerveteri foto fb pascucci

di ALBERTO SAVA

Dieci candidati alla carica di sindaco, ventisei liste ed oltre cinquecento candidati consiglieri, questi i numeri della sfida elettorale del giugno 2017. Una frammentazione, e quindi una competizione, che in altri tempi avrebbe provocato una profusione di energie consistenti da parte di partiti, liste e candidati. Ed oltre a poderose e costose macchine da guerra elettorale, avremmo assistito al lancio di strabilianti programmi. Ma la politica è cambiata, i tempi sono tristemente involuti, ed i mezzi sono necessariamente contingentati, per tutti.

Anche i programmi elettorali ufficializzati dai dieci candidati sindaci in campo sono, diciamo cosi, più leggeri rispetto al passato, e soprattutto più realistici. Insomma, anche i sassi sanno che Cerveteri ha un bilancio di circa 30 milioni di euro, con spese per 28 milioni, e quindi con una disponibilità di circa 2 milioni di investimenti all’anno. È evidente che con queste cifre nessuno può promettere rivoluzioni epocali, ma tutti devono tirare fuori idee e proposte, capaci di realizzare prospettive di crescita per la comunità, iniziando magari dalle annose ‘incompiute’.

Tra le possibilità che avrebbe il comune di Cerveteri per accrescere il proprio potenziale, a costo zero e nella legalità, spicca senza dubbio l’acquisizione al patrimonio comunale della lottizzazione abusiva di Campo di Mare, facendo salve le case e garantendo legalmente, esiste una legge ad hoc, i proprietari che acquistarono gli immobili in buona fede.

Scorrendo i programmi elettorali, alla voce: ‘Urbanistica per Campo di Mare’ sono solo due i candidati impegnati sul fronte del severo ripristino legale della situazione, che hanno messo nero su bianco l’impegno ad acquisire al patrimonio pubblico i terreni della lottizzazione abusiva di Campo di Mare. In prima linea troviamo Sforza Ruspoli, il candidato sindaco della lista ‘Nessun dorma’, il quale in più occasioni ha sottolineato che “Le oligarchie che opprimono il Paese si possono e si devono sconfiggere con l’arma della legalità, con l’impegno in prima persona, nel rispetto della Costituzione repubblicana, essendo ormai tramontato il sistema della delega sociale ai professionisti della politica”.

Dopo anni di impegno forte, ma indiretto, Sforza Ruspoli è sceso in campo a novant’anni, in prima persona. Una sfida a cui lui stesso, in una appassionata lettera ai cittadini di Cerveteri diffusa in queste ore, attribuisce i crismi della rivoluzione anticonformista, che farebbe detonare la palude immobile del consociativismo locale. Cerveteri sembra così imbrigliata, che persino un atto tutto sommato semplice, lineare, irreggimentato nel solco dei precetti di legge, come l’acquisizione degli abusi, rappresenterebbe una rivoluzione. Nella sua lettera-manifesto, Ruspoli offre a Cerveteri proprio la sua età avanzata, come testimonianza di libertà e di modernità. I riflettori che necessariamente si accenderebbero su Cerveteri costringerebbero i professionisti della politica ad un definitivo passo indietro, a tutto vantaggio del progresso della città.

Le linee guida dell’impegno di Ruspoli sono semplici ed inequivocabili. La sua critica feroce è rivolta sì al sindaco uscente, ma in solido con i suoi predecessori, tutti responsabili, secondo Ruspoli, di una totale inerzia rispetto alla sentenza del Consiglio di Stato, che, negli ormai lontanissimi anni ‘90, pose un macigno sul contenzioso aperto con la società, decretando che le edificazioni dell’Ostilia avevano determinato una insanabile lottizzazione abusiva. L’immobilismo di Pascucci, e di chi prima di lui ha amministrato, è attribuibile al fatto di non aver attivato la sentenza, la quale, come conseguenza, in base al DPR 380/2001, avrebbe generato l’obbligo di acquisizione di quelle aree abusive alla disponibilità del patrimonio comunale. Su questo punto il principe Sforza Ruspoli, nel corso della conferenza stampa di presentazione della lista Nessun dorma, assunse un impegno ben preciso con gli elettori, sempre ribadito anche in seguito: “Noi acquisiremo quelle aree se vinceremo, – dichiarò Ruspoli – salvaguardando chi in buona fede ha investito i propri risparmi comprando quelle case, e ristabiliremo la legalità”.

Continuando i programmi elettorali, la maggior parte dei candidati ha glissato su taluni temi riguardanti l’Amministrazione della città. Ovvero, sorvolando sull’incisività, sembrano voler procedere col piede in due staffe e non certo per la tutela dei cittadini. Zoomando sulla voce urbanistica per Campo di Mare sono solo due i candidati sindaco, impegnati sul fronte della legalità, che hanno messo nero su bianco di impegnarsi ad acquisire a patrimonio pubblico i terreni della lottizzazione abusiva di Campo di Mare. Infatti, anche Orsomando (Forza Italia), in nome del ripristino delle legalità, si è pronunciato sulla lottizzazione abusiva dell’Ostilia, dicendo a chiari note che le aree libere devono essere acquisite, a titolo gratuito dal Comune, secondo legge.

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