Si è svolta mercoledì scorso la presentazione ai pescatori del territorio del “Progetto Pegaso”: barriere artificiali e zone di ripopolamento ittico nel tratto di costa nel centro di Torvaianica davanti l’approdo dei pescatori. Il progetto nasce dall’interesse di creare un’area di tutela biologica per incrementare la sopravvivenza giovanile di specie autoctone, intervenendo in un’area idonea al ricovero dei pesci, ma altamente compromessa dall’azione antropica e dall’eccessiva pesca selvaggia che di fatto hanno portato alla riduzione dell’habitat sia riproduttivo che di accrescimento e alla perdita della biodiversità.
Il progetto prevede quattro zone di ripopolamento costituite sulla base di tre diversi modelli strutturali: a pozzetti, a tubi e ad assiemi di laterizi ecocompatibili e l’immersione di 61 strutture, dette tripodi, dal peso di 7700 kg ognuna, costituite principalmente da materiale edile ecosostenibile e aventi al loro interno un’anima di acciaio.
La struttura finale, che si estenderà per un chilometro quadrato, sarà in grado di dare un significativo contributo al ripopolamento intenso di alcune specie marine nel mare di Torvaianica. E’ prevista inoltre l’installazione di un’apposita boa luminosa, per dare la possibilità ai sub di visitare la zona e assistere allo spettacolo che nel tempo arricchirà i fondali della costa.
“Sono davvero contento dell’entusiasmo che hanno mostrato i pescatori durante la presentazione di questo progetto – spiega l’Assessore Riccardo Borghesi – Con queste nuove strutture, non solo proteggeremo un’ampia zona dalla pesca a strascico, ma incrementeremo la riproduzione delle specie marine che vivono nel nostro mare. La posa in opera dei tripodi risulta essere uno strumento efficace di attuazione della gestione integrata delle zone costiere. Le barriere artificiali permettono infatti di conciliare la conservazione degli ecosistemi marini con attività di interesse economico, come la pesca e l’attività subacquea. Progetti come questo permettono la salvaguardia della biodiversità in mare, perché consentono una gestione durevole della fascia costiera”.
“Con questo progetto – afferma il Sindaco Fabio Fucci – promuoviamo la biodiversità marina mediante la protezione dei fondali con strutture deterrenti antistrascico e di ripopolamento, lungo un tratto di costa di Torvaianica. Il pesce catturato illegalmente, mette in pericolo gli ecosistemi marini, colpisce i pescatori rispettosi della legge, penalizza commercianti e consumatori che applicano le regole. Grazie all’inserimento di queste barriere ecosostenibili, vogliamo tutelare la costa, la fauna ittica, il turismo, e tutti i soggetti che ogni giorno vivono grazie al nostro mare”.
I lavori sono finanziati interamente con fondi comunali per un valore di 250.000 euro.