A seguito delle immediate indagini coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Civitavecchia, il G.I.P. ha spiccato un’ordinanza di applicazione degli arresti domiciliari, con controllo anche mediante braccialetto elettronico, nei confronti del 19enne accusato di aver pugnalato un 17enne nella notte di giovedì scorso, per i reati contestati di tentato omicidio, lesioni personali e porto abusivo d’arma in luogo pubblico, provvedimento che gli è stato notificato dai Carabinieri della Stazione di Fregene.
I fatti si erano consumati nel corso di una serata di festeggiamenti per il termine dell’anno scolastico, con il litorale di Fregene preso d’assalto da tanti giovani del centro di Roma riversatisi sugli stabilimenti della zona.
Proprio nel corso di uno di questi eventi si è verificata l’aggressione: la scintilla sarebbe stata la gelosia. L’aggressore, infatti, appena maggiorenne, aveva incontrato nel locale una studentessa minorenne cui era stato sentimentalmente legato fino a qualche giorno addietro, allorché la ragazza, stanca del suo temperamento insofferente e minaccioso, lo aveva lasciato. Non pago di tanto, era andato a ballare portando con sé un coltello a serramanico.
La rabbia montante del giovane avrebbe raggiunto il culmine quando, nello stesso locale, ha notato la sua ex ballare e scambiarsi effusioni con un coetaneo. E così si è avventato alle spalle del ragazzo con furia, sferrandogli diversi fendenti con la lama, colpendolo al collo e al torace, senza fermarsi neanche di fronte al tentativo di fuga del giovane ed anzi rincorrendolo e ferendo alla coscia un’altra minorenne che, ignara, gli si era interposta ballando. Poi, fortunatamente, sarebbero intervenuti alcuni ragazzi a placarne gli intenti: dopo di ciò l’aggressore si è subito allontanato.
I due giovani feriti hanno cercato riparo fuori, dove, notati dai Carabinieri che pattugliavano l’area proprio in ragione della considerevole concentrazione di pubblico, sono stati assistiti e affidati alle cure del 118 e trasferiti all’Aurelia Hospital. Lì la ragazza ha ricevuto vari punti di sutura, con conseguenti difficoltà a deambulare vista la parte del corpo ove era stata attinta, mentre il giovane aggredito è stato ricoverato in codice rosso e sottoposto a intervento, in prognosi riservata.
I militari, ricostruita subito la dinamica dell’aggressione e raccolte le prime testimonianze dei presenti sono riusciti a individuarlo poi ricercandolo invano per tutta la notte sia a Fregene sia nell’area di Roma Nord, ove risultava residente: il ragazzo, invece, si è presentato presso la Stazione dei Carabinieri di Fregene l’indomani mattino con il proprio legale, riconoscendo le proprie responsabilità nell’accaduto e consegnando anche il coltello con cui aveva perpetrato la violenza.