Pirozzi il 24 ottobre presenta il suo libro ma resta la possibilità della sua candidatura alle regionali

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Sergio Pirozzi
Sergio Pirozzi

Presentare un libro a un parterre più o meno adeguato è prassi costante dei pomeriggi romani, alla presentazione dell’ultimo lavoro del ministro Dario Franceschini (“Disadorna ) c’era ad esempio veramente il top, il Gotha della Roma che conta. Non sappiamo invece se il libro di Sergio Pirozzi dal titolo evocativo “Lo scarpone”, avrà analogo successo, resta il fatto che gli inviti alla kermesse che si svolgerà il 24 ottobre alle 17.30 al salone delle Fontane all’Eur, circolano da giorni.

Quel salone è stato spesso la sede di conviviali incontri pre-elettorali e visto che del Pirozzi candidato per le regionali del 2017 si è fatto un gran parlare, non è escluso che molti degli invitati, cronisti inclusi, si attendano l’annuncio della sua discesa in campo.  

Un annuncio che cadrebbe nell’incertezza di una coalizione di centro destra a suo favore, perché se in un primo tempo le perplessità venivano dai Fratelli D’Italia, che nel Lazio e soprattutto a Roma hanno un rilevante peso elettorale, la settimana scorsa venivano invece avanzate dai capi locali di Forza Italia, quali l’on. Giro, che giudicavano Pirozzi inadeguato a governare il Lazio. 

Eppure il Cavaliere, Salvini e Giorgia Meloni  a Pirozzi guardano con affetto (che in politica è un sentimento relativo) convinti che il carattere del sindaco e la sua esposizione mediatica alla simpatia del popolo potrebbero giovare alla loro causa. 

Sia chiaro che Pirozzi non ha mai negato le sue radici a destra, ma da qui a pensare che attenda la concordia di una coalizione che per ora non esiste, potrebbe essere un calcolo sbagliato soprattutto se lui se ne uscisse  con una sua lista civica che superi le etichette di partito. In tal caso si eviterebbe defatiganti trattative su liste e poltrone che comunque, destra o no, non sono nel carattere volitivo e populista del sindaco.

Se dalle parti della destra il fumo gira ancora in questo modo, una certa preoccupazione circola anche nel centro sinistra. Da questa parte non sono mancati gli apprezzamenti al sindaco di Amatrice da parte dello stesso Matteo Renzi (e non solo)  che gli offrì un seggio parlamentare sicuro. Escamotage inventato anche da Giro per levarselo da torno. 

Ma il timore di  Zingaretti (dopo le polemiche sulla destinazione dei fondi degli sms ed i ritardi nello sgombero delle macerie che hanno ‘raffreddato’ i rapporti fra i due)  è che una terza gamba elettorale oltre alla sua e  a quella della grillina Lombardi, possa rendere incerta la rielezione del governatore. Una candidatura della quale ha  dato pubblico annuncio (si dice con molta titubanza)  riproponendo quella coalizione di sinistra che gli ha consentito la vittoria nel 2013. Non a caso il vice presidente della Regione Massimiliano Smeriglio si è smarcato dai bersaniani (attualmente smerluzzati dal Pd con una proposta di una legge elettorale che li sotterrerebbe) inventando una sua lista arancione di supporto tutta Pisapia.  

Eppure i timori di Nicola verrebbero smentiti da  sondaggi riservatissimi secondo i quali una lista Pirozzi finirebbe per pescare nell’elettorato grillino e nell’astensionismo. Se poi tutto il centro destra dovesse confluire su di lui si delineerebbe la possibilità di uno scontro veramente sul filo dell’ultimo voto in più.  

Chi nulla teme, almeno apparentemente, sono invece i 5Stelle, anche se la candidatura di Roberta Lombardi innervosisce  Virginia Raggi in netto calo di consensi a Roma che rappresenta i due terzi dell’elettorato del Lazio.  Le due signore, è vero, non si amano, ma esclusa la farsa delle ‘regionarie’ on line per la scelta del candidato, la prospettiva di piazzare il Movimento nel palazzone della Cristoforo Colombo supererebbe ogni rancore salvo regolare i conti dopo il voto regionale. 

Ben venga allora  il libro testimonianza di Pirozzi  e ci auguriamo che Lo Scarpone abbia successo, tanto più che i ricavi delle vendite verranno devoluti in beneficenza, ma lo spettro della sua candidatura agita il sonno di molti. “Ci sto pensando” ha recentemente affermato il sindaco, mentre qualcuno starebbe già lavorando per la sua lista  nella convinzione che l’annuncio ufficiale non tarderà a venire. 

Giuliano Longo

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