La RIDA Ambiente srl di Aprilia ha annunciato che Roma Capitale può tirare un piccolo sospiro di sollievo ma la crisi dei rifiuti resta. Con una lettera ha infatti informato gli organi competenti che riprenderà da domani il conferimento dei rifiuti speciali CER 200301 ma in misura massima di 60-150 tonnellate al giorno, secondo un programma settimanale che verrà comunicato ogni venerdì e fino al 31 dicembre data di scadenza del contratto stipulato con Ama.
«Una scelta di buon senso – prosegue la nota della società – che facciamo prima di tutto nel rispetto dei cittadini romani, che soffrono in prima persona di scelte politiche che noi continuiamo a non capire». Ma i problemi irrisolti rimangono tanti – sottolinea Rida Ambiente – perché la Regione non indica ancora a Rida una discarica dove conferire gli scarti di lavorazione dell’impianto Tmb.
Questo non permette di ricevere le 500 tonnellate che l’impianto è in grado di ospitare oltre alle 1350 trattate attualmente anche se la Regione ha certificato con delibera la presenza di ingenti volumetrie disponibili nella discarica Pontina Ambiente.
Oltre a queste osservazioni la RIDA fa presente che Ama, Roma Capitale e Regione non hanno manifestato interesse per il rinnovo del contratto di conferimento dei rifiuti a 128 euro per tonnellata, con un risparmio di venti euro rispetto alla tariffa pagata dai cittadini per conferire nel tritovagliatore di Rocca Cencia e in altri impianti laziali come la Saf di Frosinone ed Ecologia Viterbo.
Per di più sarebbero allo studio progetti per trasferire fuori regione o addirittura all’estero i rifiuti romani «quando a pochi chilometri di distanza esiste un impianto di ultima generazione in grado di ospitare 500 tonnellate al giorno di rifiuti».
Si ricorda che nel luglio scorso la Regione aveva inviato una diffida alla società di Aprilia inducendo la società a chiuder i battenti del proprio impianto di Trattamento meccanico biologico (Tmb).
Infatti dopo alcune verifiche compiute dai tecnici dell’Arpa Lazio sul materiale trattato che in parte viene trasformato in combustibile e in parte destinato in discarica, i tecnici avevano ritenuto che le caratteristiche di quei rifiuti presentassero delle anomalie.
Rilievi frequenti, nella media di uno al mese per i diversi Tmb, che senza alcun problema si mettono in regola, ma Rida aveva invece deciso il blocco degli impianti. Una prova di forza che non pare terminata.
Giuliano Longo