Gli studenti tornano in piazza a Roma per protestare contro l’alternanza scuola-lavoro: centinaia di giovani si sono mobilitati nonostante la forte pioggia in occasione degli Stati generali dell’alternanza, un appuntamento promosso per domani dal Miur per presentare la Carta dei diritti e dei doveri degli studenti e un sito sull’alternanza scuola-lavoro in cui si potranno segnalare problemi e abusi. “Un teatrino di retorica” secondo gli studenti, che puntano il dito “contro le finte tutele introdotte dal ministro Fedeli. A promuovere la manifestazione di piazza i militanti del Fronte della Gioventu’ Comunista (Fgc), che denunciano lo sfruttamento in alternanza fin dalla sua introduzione”.
“Le tutele fasulle promosse dal ministero servono solo a sfruttare meglio gli studenti- dichiara Silvia Scipioni, responsabile scuola del FGC Roma- Gli Stati generali sono l’ennesima pagliacciata per legittimare le politiche dei governi sull’istruzione, dietro la retorica di migliorare la qualita’ dei progetti di scuola-lavoro. L’alternanza e’ stata pensata e voluta dai padroni per modellare la scuola sulla base delle esigenze del profitto. Gli interessi che stanno alla base di questo strumento sono quelli delle banche e delle grandi imprese che chiedono generazioni di lavoratori ricattabili ed educati ad accettare condizioni di lavoro sempre peggiori. Ecco il vero volto dell’alternanza scuola-lavoro, che non e’ in grado di assicurare altro agli studenti che un futuro di sfruttamento e assenza di diritti”. “Non chiediamo qualche aggiustamento e maggiore attenzione, stiamo lottando per una scuola radicalmente diversa- conclude Scipioni- Per due anni la Carta dei diritti e’ rimasta avvolta nel mistero, per poi rivelarsi solo carta straccia: e’ evidente che non c’e’ nessun interesse a tutelare gli studenti. Le prese in giro del ministero non fermano la nostra protesta: rivendichiamo un’istruzione di qualita’ e accessibile a tutti, che garantisca a noi futuri lavoratori una formazione completa e non modellata sui bisogni delle singole aziende”.