Ex Forlanini, Zingaretti: “Ospiterà attività socio-sanitarie, culturali e istituzionali”

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La Giunta regionale ha approvato oggi un atto di indirizzo con cui si orientano le prossime azioni amministrative e gestionali per la valorizzazione dell’ex Ospedale Carlo Forlanini in un’ottica di proprietà e fruizione pubblica del complesso attraverso attività di interesse pubblico, istituzionali, sociosanitarie e sociali, oltreché attività culturali, formative e di sicurezza.

“In questi mesi non siamo stati fermi – spiega il Presidente della Regione Nicola Zingaretti – abbiamo messo a disposizione gli spazi esterni e gli ambienti dell’ex ospedale per lo svolgimento di manifestazioni culturali e cinematografiche e sostenuto lo svolgimento, al suo interno, di attività formative e di divulgazione da parte del Ministero dei beni e delle Attività culturali e del turismo (MIBACT). Abbiamo ascoltato i comitati, le associazioni e oltre due mila cittadini hanno partecipato alla nostra consultazione on line per decidere insieme il suo futuro. Dal sondaggio, è emersa l’esigenza di destinare parte degli spazi del complesso a servizi di interesse pubblico negli ambiti sociosanitario, sociale, culturale e funzioni di formazione e pubblica amministrazione. Con questa memoria di Giunta abbiamo recepito tutte le indicazioni che sono arrivate dai cittadini perché crediamo sia fondamentale scrivere insieme e condividere il futuro di uno dei più importanti progetti di riqualificazione urbanistica degli ultimi decenni”.

L’assessore regionale al Bilancio, Alessandra Sartore sottolinea che l’iter di valorizzazione del Forlanini va avanti. “Con questo atto di indirizzo – spiega – oltre a ribadirne la fruizione pubblica specifichiamo che ci sarà un coinvolgimento comunità locali e delle associazioni del territorio, anche mediante l’istituzione di un tavolo di confronto aperto per monitorare lo stato di avanzamento del progetto e condividere finalità e destinazione dei servizi riservati alla cittadinanza. Noi confermiamo la volontà di recuperare e riqualificare il complesso monumentale e il parco circostante, garantendo la proprietà pubblica e usufruendo di risorse pubbliche. L’attuale stato di conservazione e la sua riqualificazione strutturale e funzionale richiedono importanti finanziamenti a carico degli investitori pubblici da coinvolgere nel processo di valorizzazione patrimoniale”.

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