In diecimila alla fiaccolata per Marco Vannini

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Più di diecimila persone, uomini, donne, bambini, ieri sera si sono radunati in Piazza Aldo Moro a Cerveteri per partecipare alla fiaccolata organizzata dalla famiglia Vannini per chiedere verità e giustizia per il figlio Marco, nel terzo anniversario della tragica morte avvenuta nella casa della fidanzata a Ladispoli. “Per la nostra comunità e per papà Valerio e mamma Marina è importante vedere e sentire una piazza così gremita – ha detto Alessio Pascucci, sindaco di Cerveteri – in questi lunghi tre anni abbiamo spesso ripetuto queste due parole: giustizia e verità. Parole su cui è difficile pronunciarsi. Ciò che una comunità può fare, e quello che abbiamo cercato di fare in questo periodo, è far sentire Marina e Valerio meno soli. Non credo che esista nessuna iniziativa, nessuna fiaccolata, delle tante abbiamo organizzato, che possano ridurre anche solo per un istante il dolore di una ferita così profonda. Una ferita acuitasi ulteriormente dalle circostanze in cui si sono svolti i fatti. Marco era in un posto in cui avrebbe dovuto sentirsi al sicuro, tra persone che lo avrebbero dovuto proteggere. Quando mi sono insediato nel ruolo di Sindaco, ho giurato fedeltà e rispetto della Costituzione, nella quale credo fermamente. Ma oggi non posso non dire che quando abbiamo letto la sentenza di primo grado di questo processo, abbiamo sentito nel nostro cuore che fosse una sentenza non legata alle parole giustizia e verità”. “Credo che questo Stato debba alla famiglia di Marco, ai suoi amici, a tutte queste migliaia di persone che sono venute in piazza, una giustizia vera, reale, profonda, che ci rappresenti e che non ci dia l’impressione che chi commette un omicidio rimanga impunito – ha detto Pascucci – questo è il compito delle Istituzioni: tutelare le persone e proteggerle, e garantire a Marina e a Valerio la giustizia”.

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