Ponte della Scafa, Consiglio straordinario tra Ostia e Fiumicino: bagarre in aula e polemiche

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E’ iniziato alle 13, a Fiumicino, il Consiglio comunale straordinario tra il comune costiero ed il X Municipio di Roma, quello di Ostia, (circa 300 mila abitanti complessivi unendo i due territori) per affrontare le problematiche legate al Ponte della Scafa. Nell’aula affollata, dedicata a Giovanni Paolo II, i lavori sono stati aperti dalla presidente del Consiglio comunale di Fiumicino, Alessandra Vona (“Speriamo si possa condividere un documento che unisca i nostri due grandi territori e municipi”) e dalla presidente del consiglio municipale Katia Guerreschi (“L’auspicio si raggiunga un’intesa che unisca i nostri territori su questa problematica”). Quindi, l’introduzione del sindaco di Fiumicino Esterino Montino, interrotta dal consigliere municipale di CasaPound, Luca Marsella, subito allontanato dall’aula, che ha gridato “Dov’e’ oggi Zingaretti? Fate solo passerella!” . E’ il secondo consiglio congiunto: un anno fa fu affrontata insieme la questione Alitalia. Partecipano la presidente Giuliana di Pillo e i consiglieri del X Municipio, l’assessore ai Lavori Pubblici e alla Tutela del Territorio della Regione Lazio Mauro Alessandri, l’assessore capitolino alla Mobilita’, Linda Meleo, l’amministratore unico di Astral ing. Antonio Mallamo ed il Direttore generale di Astral Daniele Lucci, il comandante della Capitaneria di porto di Roma, Filippo Marini, il capo di stato maggiore del Comando Genio, Colonnello Arsenio Chiarvesio,i senatori William de Vecchis (Lega) ed Alessandra Maiorino (M5s).

“Bagarre in aula al consiglio comunale di Fiumicino dove erano invitati anche la giunta ed i consiglieri del X Municipio. Il consigliere di CasaPound Luca Marsella è stato espulso ed accompagnato fuori dall’edificio dalla Polizia Locale, dopo aver interrotto e contestato duramente il sindaco Montino del Pd”. Così una nota di Casapound Municipio X. “Il Pd, Montino e Zingaretti – ha detto Marsella – sono i primi responsabili dell’attuale situazione del Ponte della Scafa. Ci sono voluti i 43 morti di Genova per iniziare l’attuazione delle verifiche, che erano state precedentemente bloccate in occasione della campagna elettorale, creando un rischio per i cittadini. Per anni le amministrazioni hanno ignorato la situazione ed oggi il ponte viene chiuso senza alcuna relazione tecnica. Il Ponte della Scafa non può costituire l’unico collegamento tra il X Municipio e Fiumicino: va realizzato un nuovo ponte che colleghi Dragona a Parco Leonardo. Ho verificato tramite accesso agli atti che per il progetto del nuovo Ponte della Scafa fino ad oggi sono stati buttati almeno 5 milioni di euro senza che siano mai iniziati i lavori, a causa delle mille problematiche legate all’inadeguatezza del progetto. Inoltre la realizzazione del nuovo ponte durerebbe almeno 5 anni, mentre la criticità riguarda il presente e interessa anche il viadotto dell’aeroporto, gravemente a rischio. Non serve un nuovo Ponte della Scafa, che basterebbe raddoppiare; o meglio serve, ma solo ad ingrassare le tasche di sindaci e politici. Quella di oggi era solo una passerella che si perpetra da giorni: mentre i cittadini non potevano andare al lavoro, Montino fermava i lavori con il suo staff – ha concluso Marsella – per rilasciare interviste”.

POLEMICHE

“Ho immediatamente e formalmente richiesto ad Astral Spa, che gestisce la strada regionale numero 296, tutta la documentazione inerente la manutenzione e la gestione del Ponte della Scafa. Vogliamo vederci chiaro rispetto alle informazioni assunte da cui emergono dei particolari inquietanti” lo dichiara in una nota Fabrizio Santori, esponente romano della Lega.

“Il 27 marzo 2017 la Astral Spa sembrerebbe abbia incaricato la FTP Associati al fine di effettuare una serie di controlli sul degrado del ponte. Il 6 marzo del 2018, la FTP Associati assieme alla Essebi srl sembrerebbe siano stati incaricati dall’Astral di eseguire lavori di manutenzione straordinaria sul ponte consentendo il traffico ma a carreggiata ridotta. I lavori non si tennero, a quanto consta, per diniego opposto dall’amministrazione comunale di Fiumicino, riaggiornandoli a maggio. I lavori sono stati eseguiti il 16 maggio con l’obbligo da parte delle ditte di consegnare una relazione tecnica a fine agosto 2018. Il 14 agosto crolla il ponte Morandi a Genova. Il 20 agosto senza alcun preavviso, Astral Spa chiude il ponte della Scafa perché sembrerebbe ‘contattata’ dalle ditte che si sarebbero rese conto di “criticità emerse dalle verifiche”. Il 21 agosto l’Astral riferisce al tavolo istituzionale di problemi rilevati ‘a vista’ e che per maggiori verifiche si deve bloccare il traffico. Tra il 23 e il 24 agosto vengono rimosse 500 tonnellate di asfalto ‘per alleggerire’ il ponte e solo l’altro giorno è stato riaperto il ponte con un senso unico alternato che causa un imbuto con file di attesa di almeno due ore”.

“Il punto gravissimo di questa vicenda sta nella superficialità, per cui si sarebbero effettuati lavori e sopralluogo a maggio, ma solo ad agosto ci si accorge di un ammaloramento così grave tale da determinare la chiusura del ponte. Nel mentre, sono migliaia i cittadini che percorrono ogni giorno il ponte, pendolari, residenti di zona, turisti e operatori aeroportuali, che vogliono sapere perché l’Astral ha riferito al tavolo istituzionale di problemi rilevati ‘a vista’ bloccando il traffico per maggiori verifiche. Un accertamento quanto meno poco esaustivo per non dire approssimativo, quello riportato con la dicitura  “problemi a vista”.  Perché il sindaco di Fiumicino, Esterino Montino, avrebbe imposto un blocco dei lavori a marzo scorso? E il Presidente della Regione, Nicola Zingaretti, come si esprime su questi fatti” conclude Santori.

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