Non si placano le polemiche sulla discarica di Colleferro a Colle Fagiolara. Il conferimento dei rifiuti, secondo le rassicurazioni del sindaco Pierluigi Sanna, dovrebbe terminare nel 2019. Il rinnovo da parte della Regione Lazio dell’autorizzazione integrata ambientale fino al 2022 ha però alzato un polverone. E nonostante le rassicurazioni dell’assessore regionale all’Ambiente Mauro Buschini che spiegava come quel rinnovo facesse «riferimento anche alla fase post operativa della discarica stessa». Delle spiegazioni fornite dall’assessore non è convinto Donato Robilotta. Il coordinatore dei socialisti riformisti ed ex assessore regionale del Lazio, che ha palesato, nel merito, rilevanti perplessità.
LE PERPLESSITÀ DI DONATO ROBILOTTA
“A proposito della discarica di Colle Fagiolara – ha commentato – l’assessore Buschini continua a ripetere che la discarica chiuderà entro il 2019 (cioè tra due anni) e che il rinnovo dell’autorizzazione ambientale sino al 2020 va oltre quella data ma serve anche per la sistemazione della discarica. Mah!”.
L’AUMENTO DELLE VOLUMETRIE DELLA DISCARICA DI COLLEFERRO
“Se gli amministratori di Colleferro – ha proseguito Robilotta – e soprattutto i cittadini leggessero gli atti della regione, come la delibera regionale sul fabbisogno, potrebbero apprendere che è in corso l’aumento delle volumetrie della discarica per quasi 800.000 mc con lo spostamento dell’elettrodo posto all’interno della discarica. Ora 800.000 mc ad oggi sono esattamente il complesso delle volumetrie residue di tutte le discariche del Lazio ed un decimo delle nuove volumetrie necessarie da qui al 2026 su tutto il territorio regionale”. “Se la discarica viene allargata per quelle volumetrie – ha concluso – è del tutto evidente che non chiuderà nel 2019. Credo che ai cittadini bisognerebbe dire la verità e non altro”.
