Non c’è pace per la povera Nuvola di Fuksas. Dopo un cantiere durato 18 lunghi anni e le tante critiche legate ai costi aggiuntivi, l’inaugurazione del nuovo centro congressi all’Eur di Roma, lo scorso 29 ottobre, sembrava aver messo la parola fine alle discussioni. “Parliamo dell’opera – aveva chiesto l’archistar Massimiliano Fuksas il giorno della presentazione – basta polemiche”. Ma un errore di costruzione rischia adesso di congelare nuovamente quel cantiere. E di richiedere ulteriori, rilevanti, esborsi economici. Con buona pace dell’appello di Fuksas.
IL PASTICCIO DELLA NUVOLA DI FUKSAS SPOSTATA DI DUE METRI SUL MARCIAPIEDE
Si è scoperto, infatti, che il suo centro congressi risulterebbe spostato di due metri in avanti rispetto al progetto originario e al relativo permesso di costruire. Errore non da poco, compiuto in fase di esecuzione dei lavori e che andrebbe a restringere, col marciapiede, una delle vie d’accesso stradali alla struttura. Condotte spa, società costruttrice, precisa di aver eseguito l’opera “in conformità al progetto di contratto e alle varianti che di volta in volta venivano richieste, rispettando tutte le indicazioni che esso conteneva e le disposizioni impartite”.
IL RESTRINGIMENTO DI VIALE EUROPA E L’INTERRUZIONE DELLA VISUALE PROSPETTICA
Ma il quotidiano La Repubblica che ha dato per primo la notizia non sembra affatto convinto. Quei due metri, spiega la giornalista Arianna Di Cori, restringono significativamente viale Europa, intralciando il traffico e interrompendo “la visuale prospettica dall’Archivio Centrale di Stato alla basilica dei Santi Pietro e Paolo, ai due estremi del lungo viale tutelato a livello architettonico e urbanistico dalla Sovrintendenza di Stato, così come tutto il quartiere Eur”. “Possibile – si chiede Di Cori – che in tutti questi anni nessuno se ne sia accorto? Né i progettisti, né chi doveva vigilare sulla costruzione dell’opera? E oggi chi deve rimediare?”.
MONTUORI: “TAVOLO TECNICO PER TROVARE UNA SOLUZIONE”
Il Comune, a questo punto, dovrebbe decidere se accettare la variazione e il restringimento di carreggiata e viabilità o procedere a una demolizione del marciapiede nella parte eccedente. Secondo Repubblica sarebbe però allo studio anche una terza soluzione che prevede un passaggio sopraelevato per i pedoni. Una bella patata bollente per il neo assessore all’Urbanistica e Infrastrutture, Luca Montuori, che ha confermato l’esistenza del problema. “In fase di collaudo dell’edificato del Nuovo Centro Congressi realizzato nel quartiere Eur – ha dichiarato –, gli uffici tecnici dell’assessorato all’Urbanistica hanno rilevato un’anomalia di giacitura rispetto al progetto autorizzato. Per questo da alcune settimane è stato aperto un tavolo tecnico congiunto con Eur Spa per trovare una soluzione che garantisca lo spazio pubblico a tutela dei cittadini”.
EUR SPA: “ERRORE AVVENUTO NEL 2008 IN FASE DI START-UP”
A conferma di quanto espresso dall’assessore Montuori Eur Spa ha rilasciato un comunicato. “In fase di sistemazione delle aree esterne, a seguito degli approfondimenti tecnici necessari – ha spiegato -, è stata riscontrata la traslazione del fabbricato costruito rispetto a quanto previsto dal Permesso a costruire, che ha comportato una riduzione della carreggiata di Viale Europa di circa due metri. Tale circostanza è stata analizzata congiuntamente all’assessorato all’Urbanistica di Roma Capitale, oltre che in sede di Commissione Urbanistica al Municipio IX”. “L’errore – ha quindi puntualizzato – è avvenuto nel 2008 in fase di start-up del progetto. In proposito al fine di risolvere la problematica puramente tecnica l’assessorato all’Urbanistica ha aperto un tavolo di lavoro congiunto con gli uffici tecnici di Eur Spa”. “A seguito dei due incontri già avvenuti – ha concluso – si stanno valutando congiuntamente le possibili soluzioni a garanzia dell’interesse dei cittadini, ottimizzando la fruibilità veicolare e pedonale del contesto urbano. Parallelamente Eur Spa sta verificando le responsabilità che potrebbero essere singole o diffuse, interne e/o esterne all’Azienda. Soltanto quando si avrà un quadro certo, verranno valutate tutte le azioni necessarie a tutela dell’immagine della Società e a risarcimento di eventuali danni economici.”
LE INTERROGAZIONI DI FRATELLI D’ITALIA
Sulla vicenda è intervenuto il capogruppo alla Camera di Fdi-An Fabio Rampelli che ha preannunciato due iniziative del suo partito per cercare di fare chiarezza. “Non bastava l’esorbitante lievitazione dei costi – ha attaccato –, le parcelle stramilionarie pagate a Fuksas, il danno erariale alle finanze pubbliche accertato dalla magistratura, le 12 varianti che ne hanno stravolto l’idea originaria, la svendita di 4 edifici di pregio a meno di 2000 euro/mq, ci mancava lo spostamento di circa due metri in avanti, con conseguente restrizione dello storico viale Europa”. “Come Fratelli d’Italia – ha dichiarato – stiamo formalizzando due interrogazioni, parlamentare e comunale, per vederci chiaro. La Nuvola, insomma, ‘non vola ma si sposta’, è nata male e sta finendo peggio”.