“Registriamo oggi un ulteriore, importante, passo verso il ristabilimento della verità nella vicenda della chiusura della sede romana di Almaviva. Nella giornata odierna il giudice Conte del Tribunale del Lavoro di Roma ha accolto il ricorso presentato da un gruppo di lavoratrici licenziate da Almaviva e patrocinato dal collegio legale della Slc Cgil di Roma e Lazio composto dagli avvocati Matilde Bidetti, Filippo Aiello, Carlo De Marchis, Andrea Circi e Giacomo Summa”. Così, in una nota, il segretario generale della Cgil di Roma e del Lazio Michele Azzola e il segretario generale della Slc Cgil di Roma e del Lazio Riccardo Saccone. “Dopo i reintegri stabiliti dal giudice Bonassisi – continuano – quest’altro pronunciamento rappresenta un ulteriore colpo a una narrazione di parte, avallata anche da certa stampa, tutta sbilanciata verso il padrone, a favore del più forte. Si tratta di un’ordinanza scrupolosa, molto approfondita e che, ancora una volta, getta sulla vicenda la luce sgradevole della discriminazione e dell’ingiustizia. E’ davvero giunta l’ora di riaprire questa vicenda. A iniziare dal certificare, definitivamente, che la sede di Roma non è affatto chiusa e che quindi i lavoratori reintegrati dal giudice Buonassisi e dal giudice Conte devono essere riassunti a Roma, risparmiando a tutti loro l’ennesimo sfregio di un trasferimento in una sede lontana per costringerli a un licenziamento mascherato”.