Parisi torna a Colleferro: «Necessario revamping degli inceneritori»

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“Come promesso siamo tornati qui perche’ questa situazione e’ davvero incresciosa: un’azienda senza futuro, senza stipendi, dove tanti soldi di investimento per il revamping sono immobilizzati nei parcheggi qua intorno. E’ la non scelta da parte della Giunta Zingaretti, l’avevamo detto in campagna elettorale, ne abbiamo parlato ieri in Consiglio regionale, la situazione e’ immutata. Oggi chiederemo al presidente Zingaretti di convocare una riunione con i lavoratori, l’azienda, le opposizioni e gli assessori interessati perche’ si faccia chiarezza su questo punto, si avvii un processo di definizione chiara del futuro di questo impianto, in modo tale che si smettano di esportare rifiuti con costi enormi, si possa riavviare questo termovalorizzatore con tutte le sicurezze necessarie per la qualita’ dell’aria e si possa dare un futuro sicuro a questo sito. In questo modo l’avviato processo di privatizzazione potra’ andare a completamento”. Cosi’ all’agenzia di stampa Dire il consigliere regionale Stefano Parisi, gia’ candidato del centrodestra alle elezioni per la presidenza della Regione Lazio, a margine dell’incontro con i delegati sindacali del comparto termovalorizzatori di Lazio Ambiente che si e’ svolto stamattina nella sede dell’Ugl di Colleferro, in provincia di Roma. Secondo Parisi il revamping “e’ necessario e indispensabile” perche’ ci sono “investimenti di capitali gia’ fatti” e perche’ “per il revamping sono stati acquistati macchinari che vanno utilizzati”.

Secondo l’esponente di Energie per l’Italia “non sono sufficienti i sistemi di raccolta e riciclo”. “Deve essere attivato almeno questo termovalorizzatore nella regione Lazio- aggiunge- le due cose non sono fra di loro alternative”. E sulla mobilitazione di associazioni, comitati e cittadini iniziato lo scorso luglio contro il ravvio degli impianti Parisi commenta: “Il territorio deve essere informato in modo chiaro, non e’ vero che tutta la popolazione di Colleferro e’ contraria, tutt’altro. Bisogna soltanto uscire fuori dalla cattiva informazione. Da quando questo impianto e’ stato chiuso la qualita’ dell’aria non e’ migliorata a Colleferro. Questo vuol dire che non inquinava. E’ necessario dare informazioni chiare, l’Arpa fornisce dati che devono essere diffusi in tempo reale sul territorio. In altre regioni del nostro Paese gli impianti di termovalorizzazione sono diffusi, non inquinano l’aria e il costo del ciclo dei rifiuti e’ molto piu’ basso. Non e’ giusto che per delle ideologie e per la paura di decidere in questa regione si sia costretti a costi enormi e soprattutto a esportare i nostri rifiuti. Peraltro, come e’ stato ribadito piu’ volte da esponenti importanti della magistratura- prosegue Parisi- lo status quo della gestione dei rifiuti nella nostra regione sta alimentando il malaffare e la criminalita’ organizzata. Bisogna interrompere immediatamente queste non-decisioni e- conclude- completare il ciclo dei rifiuti in tempi molto rapidi”.

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