Ecopass, salta la discussione in aula: è polemica

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Dopo tre appelli inizi e altri quattro successi all’apertura, senza che si sia raggiunto il numero legale la delibera sull’ecopass, che si sarebbe dovuta discutere questo pomeriggio in aula, ha visto slittare la sua discussione a domani a causa dell’assenza dell’assessore alla Mobilita’, Linda Meleo, che avrebbe dovuto esporla ai consiglieri. Assenza che, a detta dei consiglieri di opposizione, sarebbe dovuta a contrasti all’interno della maggioranza pentastellata: “Abbiamo fatto tre appelli a vuoto, adesso e’ caduto il numero legale. – ha commentato la consigliera del Pd, Ilaria Piccolo – E’ chiaro che c’e’ uno scontro interno al M5s, tra giunta e consiglieri, questo non lo sappiamo. Ma questa delibera pare che non arrivera’ in assemblea capitolina come previsto dalla maggioranza. Una delibera che non dice nulla e che sottende una tassa occulta per noi romani e anche scritta male. E’ vero – ha aggiunto Piccolo – che nel piano generale del traffico urbano, noi nella passata consiliatura, avevamo previsto una congestion charge, ma avevamo previsto almeno 10 piani al supporto di queste azioni di riduzioni del traffico veicolare, come il piano della sosta, delle merci, dei parcheggi e la rivalutazione della rete portante del trasporto pubblico”.

“Oggi abbiamo in centro una rete molto forte, tre volte tanto quella che e’ in periferia – prosegue Piccolo – E se vogliamo che in periferia si muovano le persone con il trasporto pubblico, dobbiamo aumentare l’offerta – Questo provvedimento privo di ogni consultazione con municipi, forze politiche e attori, spostera’ semplicemente la mobilita’ verso fuori, andando ad intasare le linee piu’ periferiche: penso alla tangenziale e al GRA. Questo e’ un bel assist a chi vuole mettere il pedaggio sul GRA”. A smentire la consigliera ci ha pensato il presidente della commissione Mobilita’ e Trasporti, Enrico Stefano: “L’assessore Meleo ha avuto un’emergenza e si e’ dovuta assentare, non credo quindi che oggi riusciremo a discutere la delibera sulla congestion charge. Non c’e’ assolutamente alcun caso politico interno alla maggioranza sul provvedimento, sapevamo gia’ a prescindere che oggi avremmo avuto problemi con il numero legale”.

Per l’opposizione, comunque, la delibera sarebbe da ritirare perche’ sarebbe una nuova tassa per i romani: “In linea di principio l’dea di ridurre inquinamento e’ ineccepibile, tanto che gli unici atti concreti in tal senso sono quelli messi in campo dalle amministrazioni passate di centrosinistra. Stiamo per votare un invito alla giunta e non una delibera, c’e’ un dispositivo che da’ mandato alla giunta di valutare l’allargamento della Ztl fino all’anello ferroviario, introducendo un nuovo balzello”. “E’ una misura che si fa in citta’ in cui non ci sono problemi di trasporto pubblico – ha proseguito -. A Milano ci hanno messo anni per arrivare alla creazione della zona C, perche’ prima di fare un provvedimento del genere serve indicare dove si trovano i soldi, quali tecnologie si impiegano, quante persone andranno a riversarsi sui mezzi pubblici. Siamo pronti a sostenere questo carico maggiore? Chi non potra’ entrare nell’anello ferroviario? Ci sara’ una sperimentazione di un anno? Il provvedimento e’ stato concertato con municipi e associazioni di categoria? No. Dietro questa delibera c’e’ il vuoto cosmico. Cosi’ e’ una presa in giro invotabile, va ritirata”.

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