Latina, sgominata la banda dei furti in villa: 10 arresti

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La Squadra Mobile di Latina, con la collaborazione del parallelo ufficio investigativo napoletano, ha dato esecuzione alla misura cautelare n 381/18 Rgnr e n 3031/2018 Rggip, emessa dal Gip del Tribunale di Latina d.ssa Castriota, su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica d.ssa Simona Gentile, a carico di 10 indagati (tra cui due donne), accusati di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di una serie indeterminata di furti in abitazioni e di porto abusivo di armi. Le indagini hanno preso in esame un arco temporale di circa dodici mesi, ricostruendo nel dettaglio un centinaio di furti commessi dal gruppo criminale, traendo origine da quello commesso a Latina presso l’abitazione di un professionista in data 15 ottobre 2017, a seguito del quale venne ucciso Bardi Domenico e ferito Quindici Salvatore, sorpresi dal figlio del padrone di casa che esplodeva svariati colpi di arma da fuoco mentre i predetti fuoriuscivano dal balcone dell’abitazione. Due telefoni cellulari ed una carta Postepay sequestrati in quell’occasione consentivano, attraverso una sofisticata analisi del traffico telefonico e delle tracce telematiche della carta, di ricostruire il modus operandi del gruppo criminale, che si e’ rivelato assolutamente inedito. Le vittime dei raid, infatti, venivano individuati per mezzo di visure delle targhe delle autovetture a bordo delle quali sopraggiungevano presso teatri o ristoranti, mediante accessi al portale Aci/Pra con pagamento tramite postepay. Si tratta di un gruppo ben collaudato, originario del Rione Traiano di Napoli, i cui componenti, specializzati nei furti in abitazione, colpiscono soprattutto nel corso dei fine settimana, effettuando vere e proprie trasferte criminali in numerose citta’ dell’Italia centrale, dalla Campania alle Marche. Grazie alle intercettazioni, all´analisi dei tabulati telefonici e delle transazioni che avvenivano con carte postepay intestate ad amici e conoscenti dei criminali, e’ stato accertato che Pepe Salvatore era il capo del gruppo, promotore delle attivita’ criminali per la cui esecuzione si avvaleva della collaborazione degli altri sodali; Merolla Salvatore, Autore Maria Rosaria e Quindici Salvatore ricoprivano il ruolo di organizzatori, diretti collaboratori del Pepe nella pianificazione delle trasferte, prendendo essi parte alla maggioranza dei furti ed individuando le strutture ricettive dove alloggiare nel corso delle stesse.

Bardi e Bellobuono provvedevano, tra l’altro, ad effettuare le visure Aci nella fase esecutiva dei furti; le donne del gruppo (Autore Maria Rosaria e Iannuzzelli Adele), provvedevano ad accertarsi che nessuno fosse presente in casa, suonando al citofono prima del furto. Rizzo e Cigliano, gli anziani del gruppo, oltre a fornire la disponibilita’ di autovetture appartenenti a prossimi congiunti, si occupavano del trasporto degli arnesi da scasso e della refurtiva, occultandoli all’interno di vani e doppi fondi creati ad hoc nelle autovetture. Tutti i compartecipi all’associazione svolgevano alternativamente anche la funzione di palo nel corso dei raid. In data 2 dicembre 2017, ad esempio, con la collaborazione delle Squadre Mobili di Pescara e L´aquila, venivano sequestrati al Rizzo, di ritorno dalle Marche, monili in oro per un peso complessivo di circa 1,5 kg, provento dei furti compiuti in provincia di Ascoli Piceno, occultati nel vano airbag di una Suzuky Ignis che, nel corso delle indagini, era stata sottoposta a pedinamento satellitare da parte degli investigatori. I proventi dei furti venivano immediatamente ceduti ad un ricettatore di Napoli proprietario di due laboratori orafi nel quartiere Porto, che sono stati perquisiti unitamente all’abitazione dello stesso. Nel corso dei furti ricostruiti dalle indagini sono state sottratte anche 6 pistole e 7 fucili, di cui uno a pompa che sono stati certamente immessi nel mercato delle armi clandestine. L’attivita’ investigativa ha consentito di accertare che la banda colpiva quasi ogni fine settimana, ricostruendo un centinaio di raid, nel corso dei quali venivano asportati gioielli e valori per un ammontare notevolissimo, per cui e’ verosimile ritenere che gli indagati si siano resi responsabili di numerosi altri furti in appartamenti e ville, come evidenziato dallo stesso Gip nell’occc. I particolari delle indagini saranno resi noti nel corso della conferenza stampa che si terra’ presso la Questura di Latina alle ore 11, con la partecipazione del Procuratore della Repubblica e del Questore di Latina. Lo comunica in una nota Questura di Latina.

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