I Telegiornali di giovedì 21 febbraio hanno richiamato l’attenzione sul padre di un bambino affetto da diabete insulino-dipendente che non è stato accettato in un asilo perché le maestre si sono dichiarate non all’altezza di fronteggiare una malattia che richiede iniezioni e che può presentare crisi ipoglicemiche anche gravi.
Quanto questa malattia sia difficile da tenere sotto controllo – e soprattutto quanto lo sia stata in tempi passati – viene evidenziato in un piccolo volume scritto da Ettorina d’Erme “ Diabete non mi fermi” , colpita all’età di 17 da questa malattia autoimmune ovvero diabete di tipo 1, ossia insulinodipendente, per sempre.
La malattia, sempre in agguato, tende le sue trappole e l’autrice dimostra che anche in tempi lontani, quando le cure quasi non esistevano, è stato possibile superare grandi prove.
Oggi, a 81 anni, ha pensato di rendere un servizio ai tanti diabetici che, spesso, sono intimoriti da una malattia subdola. Questo libro, tra ricordi e analisi dei progressi intervenuti, rassicurerà chi viene colpito, specie in tenera età, dalla malattia mostrando che si possono, con attenzione, evitare complicanze serie.
Oltre 64 anni di diabete sono una base indiscutibile che consente all’autrice, di dare a diabetici di tutte le età iniezioni di ottimismo e informazioni di grande utilità che soltanto chi ha tenuto a bada glicemie pazze può dare.
Redazione
Ettorina d’Erme
DIABETE NON MI FERMI
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