Pirozzi: il suo avviso di garanzia “è un affronto alla dignità di tanti magistrati che hanno dato la vita”

In caso di sua vittoria dirigenti regionali esterni e gli altri a rotazione. Per i rifiuti dialogo con la sindaca Raggi

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Poche ore fa Sergio Pirozzi nel corso di una intervista alla radio privata Radio Suono Sport è tornato a parlare dell’avviso di garanzia che gli è stato notificato dalla Procura della Repubblica di ieri per il crollo di una palazzina nel corso del terremoto per il quale è stato indagato per omicidio colposo e lesioni gravi  per i morti e i feriti rimasti sotto le macerie.

Attenuando i toni della polemica rispetto alla breve conferenza stampa di ieri,  ha affermato che l’avviso di garanzia è  «una brutta pagina della democrazia in Italia» perché arriva a 22 giorni dal voto a un uomo «con troppi amici che non ci sono più. Questo ti fa pensare. E’ una cosa ‘a tempo’ – ha aggiunto – Io mi aspetto di tutto, gli uomini liberi danno fastidio. E’ grave, è un affronto alla dignità di tanti magistrati che hanno dato la vita.» 

Poi è entrato nel vivo del suo programma elettorale e alla domanda su chi saranno i suoi assessori in caso di sua vittoria alle regionali, ha glissato dicendo che non ne parla oggi, ma «prima li faccio dire a Zingaretti che dovrà passare per tutte le correnti… penso che lo dirà ad aprile, se vince, ma non vince. Poi aspetto la Lombardi. Poi aspetto ‘Zingarisi’»  ha ironizzato delineando un possibile accordo tra il governatore uscente e il candidato del centrodestra Stefano Parisi.

Per quanto riguarda l’esito delle elezioni politiche è convinto che con questa   riforma elettorale il  centrodestra dovrà mettere d’accordo le sue anime, mentre lui non deve discutere con i partiti perché per la Regione ha già scelto  le persone migliori , ma al momento rimane “coperto”.

Poi ha affrontato il problema dei dirigenti regionali «la cui nomina è di competenza del governatore (questi) verranno da fuori regione, così non sono influenzati e se si ‘contamineranno’ ci metteranno cinque anni…»

A questa misura dovrà seguire  rotazione immediata dei dirigenti, mentre per i dg delle Asl istituirà una commissione di esperti  da fuori regione. 

Sotto il profilo finanziario  intende rinegoziare  i mutui  portando nelle casse regionali tra i 270 e i 350 milioni da investire a favorei cittadini. Il primo investimento sarà di tutela per gli over 50 che perdono il lavoro.

Altro nodo è quello dei rifiuti che vede particolarmente in sofferenza la Capitale. Per Pirozzi «la tariffa dei rifiuti deriva dal costo del servizio, il problema è quello di Roma quindi «va incentivata la differenziata, io ad Amatrice ero al 67% ma occorre e incentivare anche gli impianti che trattano l’umido e a questo deve pensarci la città di Roma, mentre i territori devono autogestirsi. L’umido non e’ inquinante – ha aggiunto – toglierebbe il 20-25 per cento del quantitativo prodotto.» Per questo  «quando sarò eletto mi dovrò mettere al tavolo con la sindaca di Roma» perché «prima i cittadini pagavano 60 euro a tonnellata, oggi ne pagano 140 per rifiuti che vanno fuori regione. Raddoppia la tariffa senza un servizio migliore. Zingaretti non ha preso decisioni, non ha collaborato con Raggi – ha concluso Pirozzi – le istituzioni invece devono collaborare.»

Riguardo al tema della  sicurezza ritiene  che troppe aree non siano bene illuminate. «Io intendo fare una mappatura della regione – ha proseguito- in collaborazione con le prefetture, vedere dove c’è degrado e alti indici di criminalità e definire di conseguenza quali aree hanno bisogno dei bandi della Regione indipendentemente dalla politica perché i bandi sono stati erogati ai sindaci ‘amici’. Io invece voglio rappresentare tutti i cittadini.» 

Giuliano Longo

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