Sarà una guerra all’ultimo sangue quella che Alfio Marchini ha preannunciato di persona al sindaco Ignazio Marino su quella che l’imprenditore definisce la ‘svendita’ del patrimonio immobiliare capitolino. All’ultimo sangue perché non si limiterà allo scontro in aula, come sta già avvenendo in queste ore, ma potrebbe arrivare sino ai ricorsi giudiziari. Intanto per una questione di trasparenza, perché la lista fornita dall’assessore Alessandra Cattoi sarebbe inaccettabile nei tempi, nella forme e nei contenuti.
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DIFFIDATA LA BAGLIO – Tant’è vero che si il gruppo di Marchini si è rivolto al Prefetto e ha diffidato la presidente del consiglio capitolino Valeria Baglio dal mettere in discussione la delibera di giunta. Infatti secondo l’imprenditore negli elenchi forniti non sono specificati gli immobili di pregio, la data di stipula e i contratti di locazione, nonché i titolari degli stessi e l’ammontare delle morosità. Poi per una questione di merito perché, come ha illustrato il consigliere della lista Marchini Alessandro Onorato, sul totale dei 751 immobili censiti 630 sarebbero occupati senza titolo o abusivamente, Altri 58 risulterebbero liberi e solo 63 regolari o regolarizzabili. Il che in termini economici significa che sul milione e 782mila euro che il Campidoglio attualmente percepisce, la media mensile degli affitti è di 214 euro mese, mentre il totale annuo ricavabile a prezzi di mercato sfiorerebbe i 27 milioni di euro.
I DOCUMENTI DI ONORATO – Onorato ha poi documentato alcuni esempi eclatanti di alloggi occupati senza titolo come il monolocale a Via del Colosseo affittato a meno di 14 euro mese, o quello di piazza Navona a 22, per arrivare ai 72 m2 di via di Porta Castello affittato a 160 euro mese o ancora i 122 m2 di via Labicana a174 euro per finire ai 70 m2 di via Dei Cappellari a 222 euro di affitto mensile. Una lista degli orrori per la quale Marchini e Onorato chiedono l’immediato adeguamento dei affitti ai prezzi di mercato prima ancora di procedere alla vendita. Rispetto alla delibera in discussione si chiede poi di escludere dallo sconto del 30% gli affittuari morosi. E’ pur vero che quel 30% di sconto è previsto dalla legge 410 ed esclude gli immobili di pregio, ma è una disposizione facilmente eludibile, se al comma 13 lo sconto viene mantenuto in caso di ristrutturazione o rifacimenti anche esterni all’immobile stesso. Comunque a monte della vendita, dovrebbe preventivamente esserci la valorizzazione di questi immobili effettuata da un’agenzia di valutazione accreditata.
I NUMERI DI MARCHINI – Altrimenti, sempre secondo le rilevazioni della lista Marchini, può succedere che 110 m2 in via dei Coronari scontati del 30%, possano essere venduti a 672mila euro contro un valore di mercato di 896, oppure 118 m2 a Piazza della Consolazione a 685 mila contro 979mila. E così via sino ai 140m2 a p.zza Argentina svenduti per 795 mila contro il milione e 136mila del valore di mercato. Una certa opacità della “Cattoi list” era stata rilevata anche da alcune organizzazioni di comitati, ma l’aspetto politico di tutta la vicenda sta, secondo Marchini, nel valore comune di questi beni, patrimonio dei cittadini, che rischiano di venir liquidati per fare cassa rapidamente senza nemmeno percorrere la strada della regolarizzazione di fitti e con il rischio della speculazione.
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