Comune di Roma, Rutelli: non si candida ma lancia il suo movimento

Intervento dell'ex sindaco su Radio Cusano Campus

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La “ProssimaRoma” di Francesco Rutelli sarà in piazza di Spagna sabato 28 novembre «per  avanzare delle proposte di tipo strategico, e capire chi potrà farlo, ovvero far affacciare nuove figure per formare o contribuire a quella grande squadra che dovrà risollevare la nostra città» ha detto a radio Cusano Campus l’ex sindaco di Roma. Smentite le voci di una sua possibile candidatura alle prossime lezioni amministrative ha dato una sua interpretazione sugli attuali equilibri sulle forze in campo.

«Un cartello tra centrodestra e centrosinistra sul nome di Marchini per evitare la scalata del Movimento cinque stelle? Non lo considero probabile, stiamo andando nello schema tradizionale, ovvero le coalizioni, che a Roma sono almeno tre. Su questo però non mi voglio dilungare, tanto nei prossimi mesi ci sarà una discussione politica, sulle candidature.»

Poi ha affrontato il tema del terrorismo: «a Parigi c’è stato un attacco militare concentrato e organizzato con diverse ondate, con una regia attenta e sofisticata, che è arrivata nel cuore dell’Europa. Bisogna anche ricordare che Parigi ha un gemellaggio esclusivo con Roma, un gemellaggio unico regolato da una legge ed ho il sospetto che nessuno se ne sia ricordato.»

Mentre sulla proposta che si è levata da più parti  di rimandare il Giubileo, Rutelli è stato categorico: «Fino a tre giorni fa la possibilità che ci fossero dei gesti dimostrativi anche gravi a Roma esisteva ed esiste tuttora. Il fatto che ci sia una minaccia terroristica deve indurre il nostro Paese a rafforzare le misure di intelligence, per prevenire attraverso l’osservazione, l’ascolto e il monitoraggio eventuali meccanismi legati all’organizzazione terroristica. Ma non possiamo chiuderci in casa.»

Dopo aver ricordato la sconfitta del terrorismo sconfitto degli anni 70 ha affermato che  «non spetta allo Stato o alla città stabilire se il giubileo) debba o meno aver luogo. Tanto più che Papa Francesco «ha dato a questo avvenimento un contenuto e un messaggio che viene rafforzato dopo questi ultimi episodi di terrorismo, non indebolito.» Quindi per tenere alta la guardia «è giusto che i cittadini stessi si guardino attorno- ha concluso osservino comportamenti che possono sembrare pericolosi o insidiosi e informino le autorità che hanno la competenza della sicurezza.»

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