Elezioni: Bertolaso cerca le grandi intese, ma non con la Meloni

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Di gossip e retroscena sulla situazione politica romana grondano ormai quotidianamente le cronache dei media. Berlusconi decide ma poi non decide, Bertolaso rinuncia e poi si ricrede, Marchini parla con l’ex Cavaliere ma forse no, Giorgia Meloni è disponibile al dialogo ma non recede, Salvini che a Roma c’entra come i cavoli a merenda, gira le periferie a lui sconosciute e proclama che lui, proprio lui che viene da Baggio, si occupa solo dei problemi della città.

LA DESTRA TRA GOSSIP E RETROSCENA

Così ormai frastornati, per non dire altro, da tutto questo bailamme nel centro-destra spappolato, quando un uccellino ci cinguettò all’orecchio che mercoledì scorso Bertolaso aveva incontrato Giachetti, pensammo alla solita bufala diffusa tanto per alimentare un po di casino. Poi, fresca fresca ci arriva sul tavole questa agenzia dove l’ex capo della Protezione Civile dichiara «se avessi la percezione che Berlusconi mi supportasse solo per questioni di fedeltà e che volesse staccare la spina non avrei nessun problema a fare un passo indietro. Io non mi ritiro, anzi rilancio: ho chiesto a Berlusconi di rimescolare le carte.» E fin qui nulla di nuovo perché è già notizia di ieri, ma poi dichiara «per Roma ho in mente un governo di larghe intese.» E qui ci si accende una maligna lampadina nel Cervello.

LA STRATEGIA DI GUIDO

«Allora – pensiamo- qui sta succedendo davvero qualcosa di nuovo!» Infatti se fosse vero il cip cip dell’incontro di mercoledì si andrebbe a delineare una strategia che guarda al ballottaggio, ipotecando la aspirazioni della pentastellata Virginia Raggi e della sorella D’Italia Giorgia Meloni. La quale, guarda caso, questa mattina dichiarava a Sky Tg 24  «Chi vuole condividere un percorso lo fa dall’inizio, dopo si può parlare di tutto ma io apparentamenti non ne faccio. Quando si arriva al secondo turno- ha spiegato- e ci sono due candidati, la gente si schiera indipendentemente dalle dichiarazioni che fanno i partiti. Fare un apparentamento significa solo garantire degli spazi di potere ai partiti di riferimento. O si trovano oggi delle convergenze o non ha senso trovarle dopo. Non che prima cerco di farti perdere e poi se ci arrivi cerco uno strapuntino.»

GLI OBIETTIVI DI GIORGIA

Eh si, perché se fosse vero l’accenno di Bertolaso alle “larghe intese” significherebbe non far arrivare Giorgia nemmeno al ballottaggio, per poi vedersela tutti insieme, anima e core, per bloccare la rampante Raggi. Ipotesi non peregrina che potrebbe prefigurare anche una entente cordiale per far vincere Giachetti contrattando prima il prezzo di tutta l’operazione. Fantasie probabilmente, ma se il rapporto fra Berlusconi e Salvini è ormai deteriorato, Roma potrebbe rappresentare il laboratorio per futuri scenari politici dove Forza Italia rappresenterebbe a destra la sponda per futuri dialoghi con Matteo Renzi. Con Verdini avanguardia organica a quel Rartito della Nazione che Renzi prefigura e Forza Italia la stampella per convergenze spot. Non ci illudiamo che qualcuno si degnerà di smentirci, perché in politica le apparenze debbono contare per il popolo e poi gli accordi si fanno sottobanco, allora vorrà dire che siamo in preda a fantasie oniriche…..alimentate da Bertolaso.

Giuliano Longo

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