Gioca con la polvere da sparo e provoca un esplosione che per poco gli amputa la mano. Il fatto è avvenuto ieri a Capena in pieno centro e cioè in una casa nei pressi dell’ufficio postale su via Provinciale. Il forte boato si è sentito per tutto il centro abitato provocando grande spavento tra i passanti e le persone in fila all’ufficio postale. Sul luogo dell’esplosione sono intervenuti i carabinieri della locale stazione e i sanitari del 118. Il fatto è avvenuto in un appartamento dove è domiciliato un ragazzo di 21 anni che vive con una donna di nazionalità rumena di 33 anni. Entrambi erano in possesso dei documenti ed i permessi necessari per stare sul territorio italiano. La coppia, come hanno appurato i carabinieri, vive in uno stato di grande disagio sociale ed economico. Da diverso tempo non pagavano l’affitto e avevano ricevuto la lettera di sfratto. Le forze dell’ordine sono intervenute immediatamente preoccupate dal fatto che si potesse trattare di questioni legate al terrorismo, in realtà appena giunti sul posto hanno potuto constatare che si trattava di un dramma della miseria e del disagio. Il gioco azzardato del giovane nigeriano l’ha portato alla luce costringendo così il sistema sociale nel suo complesso a prendersi cura dei due giovani.
Sembra che il giovane abbia trovato due petardi, di quelli che si acquistano durante il periodo natalizio, così ha pensato di svuotarli e raccogliere la polvere da sparo in un contenitore. Una mossa avventata che è diventata pericolosissima quando l’insieme è stato avvicinato ad una fiamma e questo ha fatto sì che il contenitore esplodesse in modo devastante. La scoppio infatti ha investito il giovane ferendo in modo serio la mano sinistra. Dapprima si pensava che avesse addirittura perso le dita dell’arto ma ulteriori accertamenti hanno escluso questa possibilità riportando tutto nell’alveo di una grave ferita. Il ragazzo è stato immediatamente medicato dai sanitari accorsi sul posto e poi è stato trasportato all’ospedale di Villa San Pietro dove ha ricevuto le dovute medicazioni e sembra che se la caverà con una prognosi di quindici giorni. La ragazza invece già nota alle forze dell’ordine per precedenti penali e problemi di droga, visto lo stato di disagio psichico in cui versava al momento dell’arrivo dei carabinieri è stata vistata e poi ne è stato disposto il ricovero immediato con il trattamento sanitario obbligatorio.
Barbara Scarafoni