Eur, la Nuvola ai romani: 24 milioni a Fuksas

Lavori conclusi il 30 giugno. Apre a fine ottobre il grande centro congressi progettato dall’archistar

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Lo scorso 30 giugno si sono conclusi i lavori per la realizzazione deI Centro Congressi di Roma progettato da Massimiliano Fuksas, la Nuvola come viene impropriamente definito. In attesa dell’inaugurazione ufficiale, in programma il prossimo 29 ottobre e alla quale parteciperanno oltre alle autorità istituzionali di rito il presidente del Consiglio Matteo Renzi, l’opera completata verrà presentata alla stampa martedì prossimo dal Presidente e l’Amministratore delegato di Eur SpA  Roberto Diacetti e Enrico Pazzali, dal Presidente e dall’Amministratore delegato di Condotte Duccio Astaldi e  Giuseppe Di Giovine. Con una storia che inizia nel 1998, quando venne indetto un concorso internazionale di architettura, il centro congressi ha aperto i suoi cantieri nel febbraio del 2008 e finalmente sarà completato otto anni dopo.

LE PROSPETTIVE – Costata  275 milioni secondo Fuksas ci vedrebbe bene un centro di fashion, design e arte, ma Eur spa che si è trovata a realizzare l’opera con fondi propri, incontrando difficoltà finanziarie, tanto da dover cedere all’Inail alcuni immobili, ha in mente di farla fruttare proprio sul terreno del turismo congressuale di alto livello. In questi mesi dal suo insediamento il management di EUR SpA si è dato molto da fare e ha portato a casa due grandi meeting internazionali: l’IBA, che porterà a Roma nel 2018 il convegno mondiale annuale degli avvocati e ICSES 2022 (International Congress of Shoulder & Elbow Surgery), il congresso internazionale di chirurgia della spalla e del gomito che si terrà all’Eur nel maggio 2022. Eventi molto grandi: 6.000 e  3.000 partecipanti provenienti da tutto il mondo. La candidatura è stata preparata con dovizia di particolari dal Sales & Marketing Team di Aim Group International nel 2014. Ma, come ci aveva detto il Presidente Diacetti, è solo l’inizio di un progetto di sviluppo del’Eur e non solo del Centro Congressi, di lunga durata.

FUKSAS BATTE CASSA – Tutto bene dunque? Nei mesi scorsi lo stesso Fuksas aveva manifestaro grande soddisfazione per il completamento dei lavori, ma un archistar è sempre un archistar con studi megagalattici che costano una tombola. Lui, ad esempio, da solo è costato 24 milioni, ma nonostante la sua grandezza  creativa e progettuale non è uomo da fare sconti. Così visto che gli manca ancora un milione dalla parcella pattuita contrattualmente, non ha esitato a mandare ad Eur spa un bel decreto ingiuntivo per il pagamento della spettanza residua. E non è detto che in futuro accampi anche altri diritti per lo sfruttamento della immagine della Nuvola da lui progettata. Visto l’andazzo ci sia augura che per una Capitale prostrata come la nostra, sia finita l’era degli archistars che danno tanta immagine a certa classe politica fra convegni e seminari, ma finiscono per costare un botto ai cittadini.
Giuliano Longo

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