Al Teatro dei Conciatori di Roma arriva “Frau Sacher-Masoch“, spettacolo teatrale in programma dal 23 settembre al 2 ottobre.
La squallida saletta d’attesa di una stazioncina del nord Europa sperduta fra la neve: una donna, non più giovane né bella, infagottata in cenci che sembrano avanzi di sfarzose toilettes, è seduta in un angolo, intirizzita dal freddo. Attorno a lei, bagagli di fortuna, vecchie cappelliere legate alla meglio con nastri scoloriti e pezzi di spago…Una fuggiasca? Una pitocca? Un’avventuriera in ribasso?…Niente di tutto questo, o meglio, tutto questo e ancora di più: si tratta di Wanda von Sacher–Masoch (al secolo Aurora Rümelin), ex moglie del celebre scrittore Leopold von Sacher-Masoch, dai cui libri – e abitudini sessuali – Kraft-Ebing fece derivare il termine “masochismo”. La donna parla, borbotta, affabula, canta nostalgiche canzoni o impertinenti strofette cariche di doppi sensi rivolgendosi a personaggi (veri? Immaginari?) che le passano accanto, soverchiata dalla necessità di parlare…
É una storia d’amore quella che le esce di bocca: una pazzesca, incredibile, sgangherata, imbarazzante, struggente storia d’amore che corre sul filo sottile di una lucida follia.
Basato sulle autentiche Confessioni che Wanda scrisse nel 1906, lo spettacolo di Riccardo Reim (interpretato da Silvana De Santis) esplora con divertita ironia, ma anche con curiosa partecipazione, i meandri e i retroscena insospettabili di un rapporto ‘particolarissimo’ immerso nel tran-tran quotidiano di un’agiata famiglia borghese, dove il ‘vizio’ riesce tranquillamente a convivere – basta stabilirne orari e modalità – con l’educazione dei figli, il lavoro o il tempo di cottura di un tacchino.