Muraro: «Entro due giorni assessore al Bilancio e amministratore di Ama»

0
1175
Paola Muraro
Paola Muraro

Allora è fatta, entro la settimana ci sarà la nomina dell’assessore al Bilancio e dell’amministratore unico di Ama in sostituzione del dimissionato Solidoro. Lo ha detto l’assessora all’Ambiente Paola Muraro intervenendo alla Casa delle imprese della Cna di Roma per il Tax Free Day.
Sotto attacco ormai da settimane per le sue consulenze ultradecennali ad Ama e per i presunti rapporti con il re della monnezza Manlio Cerroni, l’assessora ha dato la sua versione di tanto accanimento spiegando che  «non sono un politico, sono stata presa perché sono un tecnico e ne sto pagando le conseguenze, anche sul piano personale. Ma non mi dimetterò per questo. Vado avanti». Affermazione scontata nei fatti, anche se risulta indagata dalla Procura dalla quale si recherà spontaneamente  agli inizi della prossima settimana per chiarire la sua posizione. Una promessa agli artigiani e alle piccole imprese tuttavia l’ha fatta:  «Insieme allo staff – ha aggiunto rivolgendosi a Claudio Carpentieri, responsabile ufficio politiche fiscali Cna – stiamo preparando tutto perché quando ci sarà il nuovo assessore al Bilancio la prima attività che verrà fatta sarà mettere la documentazione sulla tassa dei rifiuti alle imprese sul suo tavolo».
Quanto alla esorbitante tariffa che artigiani e piccoli imprenditori pagano, la Muraro è anche convinta che sia il retaggio delle “macerie” del passato. Anche perché  non è  giusto «che voi paghiate una tariffa sui rifiuti non congruente a quello che fate, non lo dico io ma la normativa nazionale».
Poi ha spiegato che i romani non pagano la tariffa rifiuti in base al servizio,  ma al livello occupazionale (di Ama). Infatti  il contratto di servizio del Comune «è fatto in modo tale che non si capisce quale strada può essere spazzata e quale no, c’è confusione e poca chiarezza, ma stiamo cercando di mettere a posto le cose. C’era un percorso avviato dalle amministrazioni precedenti, ma non hanno avuto la volontà politica.» Mentre la Muraro si difendeva alla Città delle imprese  il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti interveniva  al  meeting ‘Sete di pace’.
«Continuo a dire quello che dico dal primo giorno di insediamento della Raggi: le mie porte sono sempre aperte, a tutti i sindaci in particolare ai sindaci che hanno emergenze» ha risposto a chi gli chiedeva se la sindaca lo avesse chiamato in merito all’emergenza rifiuti ha concluso laconicamente «Non ho notizie.» Poi è entrato nel merito della  questione dei rifiuti. «Il  nostro Paese può fare grandi cose sulla raccolta differenziata – ha esordito-  Lo sta facendo grazie ai consorzi, ma dobbiamo fare molto di più. E non è una mancanza di regole: il governo le ha fatte, infatti, ci sono comuni che arrivano all’80% altri al 3, quindi è evidente che tutti i comuni devono fare il loro mestiere. La differenziata però, non è la panacea di tutti i mali: secondo me, lo scandalo vero è che mandiamo ancora il 40% dei rifiuti in discarica, ma preferisco termovalorizzatore che discarica.» Affermazione che non lascia immune il Lazio per il quale il Governo ha già previsto un altro impianto oltre a quelli di Colleferro e San vittore, trovando la fiera opposizione di Zingaretti e della Raggi ‘uniti nella lotta’ (ai termovalorizzatori) nonostante quelli del nord brucino a pagamento la nostra monnezza.
G.L.

È SUCCESSO OGGI...