Il Comune liquida Roma Metropolitane. «Non ha fatto il suo lavoro, basta sprechi»

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Addio a Roma Metropolitane. La partecipata creata per occuparsi della gestione e della vigilanza sulla realizzazione delle linee metro di Roma sarà la prima azienda capitolina a essere cancellata dalla giunta Raggi.

Il futuro dell’azienda, dei suoi dirigenti e dei dipendenti sarà discusso oggi in aula Giulio Cesare nel corso di un consiglio straordinario richiesto dalla maggioranza M5S. “In questi anni – scrive su Facebook l’assessora ai Trasporti Linda Meleo – l’azienda non ha svolto come doveva il suo lavoro, non centrando i suoi obiettivi strategici”.

Chiara, allora, la presa di posizione dell’amministrazione sui vertici di Roma Metropolitane e sulla gestione dell’affare metro C: “È una delle grandi incompiute della capitale – continua l’assessora – anni di sperperi, costi lievitati a causa di innumerevoli varianti al progetto e un’attesa per i romani che sembra infinita. Per non parlare delle inchieste, dei riflettori puntati dell’Autorità Anticorruzione e della lente d’ingrandimento della Corte dei Conti sul danno erariale. È ora di dire basta agli sprechi”.

Roma Metropolitane sara’ messa in liquidazione. E la funzione di stazione appaltante attualmente in capo all’azienda sarà trasferita ad un altro soggetto, presumibilmente l’agenzia Roma servizi per la mobilità. Alla seduta di oggi saranno presenti il sindaco di Roma, Virginia Raggi, e l’assessore alla Mobilità, Linda Meleo.

Il processo di liquidazione durerà alcuni mesi. L’obiettivo è quello di efficientare e ridurre i costi di circa 6/7 milioni l’anno. Saranno mandati via anche molti dirigenti, tra i quali quelli con stipendi tra i 100.000 e i 200.000 euro l’anno.

«Vogliamo lanciare un’operazione verità e raccontare ai cittadini cosa è successo in tutti questi anni – annuncia l’assessore capitolino alla Mobilità, Linda Meleo. Ma soprattutto vogliamo guardare al futuro e annunciare le nostre intenzioni su questa partecipata. Mai più bugie e prese in giro. La linea metro C, una delle grandi incompiute della Capitale: anni di sperperi, costi lievitati a causa di innumerevoli varianti al progetto e un”attesa per i romani che sembra infinita. Per non parlare delle inchieste, dei riflettori puntati dell”Autorità Anticorruzione e della lente d’ingrandimento della Corte dei Conti sul danno erariale. E” ora di dire basta agli sprechi».
«Un annuncio che non ci aspettavamo – replica il segretario generale della Cgil di Roma e del Lazio Michele Azzola – e che ci stupisce non poco. In occasione dell’incontro in Campidoglio con le organizzazioni sindacali del 20 ottobre scorso, l’assessore alle Partecipate Massimo Colomban aveva puntualizzato che sarebbero serviti due mesi per stilare un piano su queste società. Lo stesso sindaco Raggi aveva ribadito in una riunione di poco precedente il suo impegno a tutelare i lavoratori. Diamo dunque per scontato – continua – che il futuro occupazionale dei dipendenti di Roma Metropolitane non sia minimamente compromesso da una simile decisione perché sarebbe davvero un pessimo segnale far pagare loro colpe che non hanno, in piena continuità con la peggiore politica degli anni passati. Ci aspettiamo dagli assertori del cambiamento e del cambio di passo un comportamento coerente e consequenziale».

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