Per Basilone «Roma è in prognosi riservata». E Raggi «è d’accordo»

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Ieri la sindaca Raggi ha riaperto, dopo 20 anni, l’area dei archeologica dei Fori Romani. Lo spazio sarà ora visitabile durante il giorno da tutti i visitatori, grazie a un percorso attrezzato senza barriere architettoniche. Poi è stato anche il giorno della mozione contro il referendum che tante polemiche ha sollevato. Ma ieri il tema più importante per la città e per i milioni di cittadini che dalla provincia ogni giorno la frequentano per studio o lavoro è quello della sicurezza, affrontato nella prima intervista della prefetto Paola Basilone su Repubblica.

Per il prefetto la città è “un paziente in prognosi riservata”: un giudizio anche troppo buono, se si pensa che appena due giorni fa un incendio ha devastato a Ostia il magazzino del teatro in cui si è poi tenuta una manifestazione per la legalità e contro le mafie. Il prefetto lo sa e non nasconde le difficoltà e a chi le ha chiesto se a Ostia cìè la mafia, ha risposto: “Ci sono attività giudiziarie ancora in corso. Ma se il municipio è stato sciolto, evidentemente i presupposti c’erano. Ostia è una città nella città, ha una sua vita. Questo vale non solo per il litorale: il tessuto cittadino non è omogeneo”.

La città comunque soffre i suoi mali storici: traffico, smog, rifiuti e trasporti. Il prefetto di Roma sa di aver ereditato una macchina in grado di gestire validamente grandi eventi, emergenze e prevenire i rischi legati ai grandi eventi come il Giunileo o il terrorismo. Ma la sfida per restituire dignità alla città resta aperta: “Ci auguriamo che il paziente possa superare presto la fase critica – dice nell’intervista a Repubblica – L’interesse dei romani e dei milioni di turisti che ogni anno visitano la città più bella del mondo è che il malato si riprenda. Lavoriamo tutti insieme”.  Poi ci sono le pene dell’amministrazione comunale: “Dai giornali apprendo che ci sono difficoltà di cassa, ma anche che il Comune è al lavoro sul bilancio di previsione. I fronti aperti sono tanti, ma ogni decisione su entrate e uscite competerà alla giunta”.

Una giunta che appare ancora insicura, quella di Virginia Raggi che ieri si è limitata a commentare: “Sono d’accordo con il prefetto quando parla di una citta’ in prognosi riservata, lo sapevamo e ci siamo rimboccati le maniche e sono certa che lavoreremo insieme per restituire alla citta’ quel senso di sicurezza di cui da troppo tempo ha bisogno”.
GP

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