Cerveteri, antenna a Valcanneto: una testuggine politica per sfondare il muro del silenzio

Alla ripresa dei lavori nei primi giorni di questo 2017 alla Camera ci sarà un’interrogazione sulla questione

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di ALBERTO SAVA

La slavina è diventata valanga, è stato fin troppo facile prevederlo. L’atteggiamento di chiusura di Pascucci suona come una sfida contro tutto e tutti. Arroganza, presunzione e supponenza sono i peggiori “consigliori” per un politico in carriera. In premessa annunciamo che subito dopo la breve pausa per le festività di fine anno, alla ripresa dei lavori nei primi giorni del 2017, alla Camera ci sarà un’interrogazione sulla questione dell’antenna a Valcanneto.

Vediamo ora come si è chiuso il 2016 con la “protesta dei cerotti” nel giorno della vigilia di Capodanno nella nota diffusa dal Comitato di Borgo San Martino: “Cerveteri, 30 dicembre 2016, inizia con un altra protesta di cittadini l’ultimo consiglio comunale dell’anno. Un gruppo di abitanti della zona Borgo San Martino – Valcanneto infatti, nonostante la bassa temperatura di questi giorni e, rinunciando alle tipiche serate di Natale da trascorrere davanti al camino in compagnia di parenti e amici, hanno fatto di nuovo irruzione nell’aula consigliare con la bocca fasciata e significativi cartelli di protesta. Siamo qui, dicono i dimostranti, per chiedere ancora una volta l’annullamento della deliberazione del Consiglio Comunale n° 49 del 16 /11/2016 avente come oggetto: Istanza presentata da Wind Telecomunicazioni s.p.a. prot. 28655 del 28/07/2015 per l’istallazione di una stazione radio base – ordinanza del Tar del Lazio n° 1314/2016 – art. 2 del regolamento di disciplina delle istallazioni delle stazioni radio base per la telefonia mobile e telecomunicazioni nel territorio di Cerveteri – Piano di sviluppo di rete 2016/2017 presentato da Wind Telecomunicazioni s.p.a.. In data 09/09/2016 prot. 38107 – Modifica “Del Piano di istallazione degli impianti di radio telecomunicazioni” Determinazioni. La richiesta dei dimostranti di annullamento della delibera in questione nasce in quanto si ritiene che la deliberazione della ennesima antenna in zona Valcanneto – San Martino è in netto contrasto con il regolamento comunale. Carente nella documentazione e priva di un dibattito, anche in commissione urbanistica, che prendesse in considerazione l’eventuali osservazioni dei cittadini e dell’attuale affittuario del terreno indicato per tale istallazione, affittuario che si ritiene comunque parte lesa non tutelata.

I dimostranti inoltre, esponendo in bella vista cartelli con su scritto il numero 44 hanno voluto denunciare all’opinione pubblica che sono passati 44 giorni dalla delibera in discussione senza aver ricevuto risposte ne tecniche ne politiche da parte dell’Amministrazione pubblica. Alla annunciata disponibilità del sindaco di ricevere una delegazione ha fatto seguito il nulla, come ha fatto seguito il nulla, ha dichiarato Luigino Bucchi presidente del Comitato di zona di Borgo San Martino, alla nostra richiesta di informazioni a risposta scritta inviata via pec in data 24 novembre 2016 (36 giorni fa), prot. 0051964 al sindaco Pascucci e all’assessore all’ambiente Gubetti.

Intanto, “l’affare antenna” è arrivato sui tavoli della politica regionale con una interrogazione a firma del Consigliere Luca Malcotti. Si apprende inoltre, che altre interrogazioni nei prossimi giorni saranno presentate alla Camera dei Deputati e al Senato da diversi gruppi politici. Cosa è stato chiesto di sapere al Sindaco e all’Assessore: 1) Quando si sono svolti gli incontri pubblici informativi con società richiedenti l’istallazione e le popolazioni e associazioni interessate come previsto dall’art. 6 del regolamento comunale. 2) Quante concessioni e sub concessioni per l’istallazione di impianti radio base sono state rilasciate nel comprensorio di Borgo San Martino ed in particolare nel tratto di via Doganale dal km0 al km7. 3) Dove sono state istallate le centraline di rilevamento per il monitoraggio continuo delle emissioni elettromagnetiche e relativi risultati h24, come previsto dal regolamento comunale per la disciplina delle istallazioni delle stazioni radio base per telefonia mobile e telecomunicazioni nel territorio di Cerveteri art.2, deliberazione n°28 del 7/2/2008 e successive modificazioni deliberate dal Consiglio Comunale, n° 38 del 16/06/2011. 4) Quali sono i risultati dei rilevamenti effettuati agli impianti esistenti da parte di Arpa lazio, ed in particolare quali sono i valori registrati in via Doganale dal km0 al km7 e lungo via Valle del Canneto intero tratto. 5) Quando e quante volte l’Amministrazione comunale ha fatto eseguire controlli senza preavviso agli impianti esistenti sul territorio per verificare l’efficenza degli impianti stessi come previsto dall’art 7 punto: e, del regolamento comunale. 6) Per quale motivo non sono state messe a disposizione del richiedente aree pubbliche a suo tempo individuate come da delibera del Consiglio Comunale, e comunque disponibili nelle vicinanze del luogo privato indicato che risulterebbe terreno agricolo non di un cittadino qualsiasi ma di proprietà di un consigliere comunale. 7) Quali iniziative sono state avviate da codesta Amministrazione (al fine di evitare il venirsi a creare di un triangolo di impianti), volte a favorire la condivisione di siti già in uso ad altri gestori come previsto dall’art. 8 punti: g – i. e art. 3 dell’allegato relativo a : linee guida per la redazione e l’aggiornamento del piano delle istallazioni per radiotelecomunicazioni nell’area ceretana. 8) Quando è stato nominato e chi fa parte del gruppo ad hoc che collabora con gli uffici comunali preposti per la tutela della popolazione da esposizioni a campi elettromagnetici. 9) Quali misure ha adottato codesta Amministrazione per tutelare e risarcire i cittadini che oltre al problema prevalente di dover proteggere la propria salute risentono di un peggior impatto visivo dell’ambiente circostante.

È infatti indiscutibile che tutti e due gli aspetti concorrono a diminuire il valore dell’immobile vicino alle antenne. In relazione al decremento del valore dell’immobile, dovuto alla vicinanza di antenne, sembra infatti, giustificato richiedere un indennizzo sia al gestore di telefonia che al proprietario del sito che ha dato in affitto la sua proprietà per l’istallazione dell’antenne. Sembra anche giustificato richiedere al Comune, che ha dato la concessione per motivi di pubblica utilità, la detassazione delle imposte comunale o comunque l’erogazione di servizi supplementari. Oltre al Comitato di zona di Borgo San Martino, alla protesta hanno preso parte anche esponenti di: Unidem Pd Cerveteri, Associazione Mamme Etrusche, Forza Italia giovani di Cerveteri , Movimento Cuori Cerveterani, Amici di Beppe Grillo, Noi con Salvini Cerveteri”.

L’articolo in versione integrale sul giornale di lunedì 2 gennaio 2017

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