Cerveteri, Sergio Marini: “Sconfessato il Patto del Tegolino”

Il leader dei democrat di UniDem interviene sul congresso del Pd a Cerveteri

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di ALBERTO SAVA

Il leader della componente UniDem, Sergio Marini, interviene in esclusiva su Cinquequotidiano.it, per un approfondimento sui risultati del congresso che ha eletto segretario del Pd ceretano Maurizio Falconi.

“Poche volte a Cerveteri – afferma Sergio Marini – abbiamo assistito ad un congresso di partito cosi intenso e partecipato. 920 iscritti dei 832 votanti costituiscono una straordinaria risposta all’antipolitica, e a quelli che vogliono pescare nel torbido. È stato un congresso importante, non solo per il partito ma anche per Cerveteri: c’erano in ballo due visioni politiche contrapposte, con due candidati a segretario, Falconi e Gnazi, ed alla fine ha prevalso con il 53% contro 47% la linea di Falconi e delle due liste collegate, UniDem e Rinnovamento di Franco Caucci”.

“È stato sconfessato il ‘Patto del Tegolino’ – spiega Marini -, e con esso tutte le manovre di questo ultimo anno, messe in piedi da chi voleva una sconfessione delle posizioni politiche del Pd di Cerveteri di questi ultimi quattro anni, ed avviare un percorso di aggregazione in posizione subalterna all’attuale amministrazione, verso la quale abbiamo contrastato scelte amministrative e politiche. Da oggi comincia una partita nuova, nella quale dovremmo essere impegnati tutti alla ricerca di una unità fattiva e propositiva, imposta anche dalla composizione di un direttivo, che vede le diverse anime e sensibilità del partito con uno schieramento di 16 componenti la maggioranza e 15 della minoranza”.

“Per questo – prosegue Marini – siamo disponibili e aperti alla volontà di cercare una posizione unitaria, pur nel rispetto delle diverse sensibilità del partito, che possa dare serenità e tranquillità alle nostre azioni e alle nostre scelte, ma anche per dare a Cerveteri la possibilità di avere un grande partito democratico, che possa essere percepito come l’unica ancora di salvezza per rispondere ad una crisi sempre più profonda che ha colpito la nostra base economica e sociale, che ha portato la disoccupazione a livelli insopportabili, in particolare quella giovanile. Alcune semplificazioni esposte in un articolo fatta passare per una intervista rilasciata in esclusiva dal segretario Maurizio Falconi, che tale non era, non colgono il nocciolo del problema, proprio perché era una semplice chiacchierata e nulla di più. Il 53% della platea congressuale ha scelto chiaramente la posizione di apertura fatta prima del congresso: cioè raccogliamo le volontà delle forze politiche e civiche compatibili con il PD di partecipare insieme a noi ad un percorso di cambiamento, senza preconcetti. Discutiamo insieme le linee guida di base per il rilancio della città”.

“Accogliamo – conclude il leader di Unidem – con lealtà e senza veti personalistici tutte le ipotesi di candidatura. E se ci saranno più candidati lasciamo che siano gli elettori democratici, attraverso lo strumento delle primarie, a discutere, partecipare e quindi scegliere democraticamente quali saranno le migliori idee, e chi sarà il miglior sindaco per riconquistare il governo della città. Questo è il senso politico della nostra proposta”.

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