Sono le 4 del mattino, quando un tunisino entra all’interno di una paninoteca gestita da un cittadino bengalese nella zona dell’area pedonale del Pigneto. Una volta all’interno, con un gesto fulmineo, è riuscito ad impossessarsi dell’incasso custodito nel registratore di cassa. L’azione dell’uomo però non è sfuggita al titolare e ad un altro connazionale che, dopo una breve colluttazione, sono riusciti a bloccarlo.
Subito dopo però, altri cinque complici, che erano in attesa all’esterno, tutti di nazionalità tunisina, sono entrati nel negozio dopo aver sfondato la porta di ingresso. Uno di questi, armato di spray urticante, lo ha nebulizzato all’indirizzo dei cittadini bengalesi neutralizzandoli e, dopo un tafferuglio violento, sono riusciti a liberare il connazionale per assicuragli la fuga. Uno delle vittime invece, a causa delle difficoltà respiratorie e visive provocate dalla sostanza inalata, cadeva in terra rovinosamente procurandosi la frattura del pollice della mano, con una prognosi di dieci giorni.
Riusciti a scappare in diverse direzioni, i malviventi sono stati inseguiti da diversi equipaggi della Polizia di Stato immediatamente giunti sul posto inviati dalla sala operativa.
Due dei rapinatori, bloccati dopo un lungo inseguimento, hanno opposto resistenza nei confronti degli agenti della Polizia di Stato del commissariato Porta Maggiore, colpendoli con calci e pugni e minacciandoli di morte.
I due soggetti fermati, identificati per R.T. di 24 anni e G.B. di 31 anni, quest’ultimo autore della tentata rapina sono risultati clandestini e con vari precedenti di Polizia. Arrestati e sottoposti a perquisizione personale in flagranza di reato, sono stati trovati in possesso di dosi di marijuana, bilancino di precisione e della somma di 450 euro suddivisa in banconote di piccolo taglio.
Dopo la convalida dell’arresto, sono stati accompagnati presso il carcere di Regina Coeli in custodia cautelare in attesa di essere giudicati per i reati di rapina aggravata, violenza resistenza minaccia a pubblico ufficiale e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.