“Nonostante i proclami e le campagne mediatiche a Roma, purtroppo, è ancora emergenza buche. Il piano anti buche #StradeNuove, infatti, non sembra dare i suoi frutti e per quanto gli investimenti in tal senso siano stati consistenti negli ultimi anni, le strade della capitale restano sostanzialmente un colabrodo. Ad aggravare la situazione sono le prospettive future che, bilanci alla mano, non sembrano affatto rassicuranti”. A parlare è la Federconsumatori Lazio che accende i riflettori sull’emergenza continua delle buche a Roma e lancia l’allarme sul piano investimenti deciso dal Comune.
INVESTIMENTI IN DIMINUZIONE PER LE BUCHE A ROMA
Investimenti che, secondo Federconsumatori, “sono sempre troppo bassi e sebbene maggiori rispetto al 2016 (quando erano 49,1 milioni), risultano essere quest’anno (49,9 milioni) inferiori rispetto al 2015 (50,6 milioni) e per il futuro non si prospettano miglioramenti”. “Nel 2019 – prosegue l’associazione a difesa dei consumatori –, secondo i documenti contabili dell’assessore Mazzillo, gli investimenti, scenderanno ulteriormente, stabilizzandosi sui 48,9 milioni. È evidente che tali somme non risolveranno una situazione emergenziale ma prolungheranno lo stato agonizzante delle strade romane, risolvendo solo parzialmente la manutenzione ordinaria”.
LA NECESSITÀ DI UN PIANO DI RISANAMENTO
“Insomma – conclude Federconsumatori – quella che si sta portando avanti è una gestione inadeguata del problema, che non tiene conto della vastità territoriale della città e dello stato emergenziale in cui versa il manto stradale, che dovrebbe adesso essere considerato come priorità nazionale. Secondo le stime di Acer, infatti, il risanamento della situazione comporterebbe investimenti per circa 250 milioni di euro l’anno per una durata di cinque anni e un totale di 1.250.000.000 euro. Un ammontare di denaro che pone evidentemente necessario l’intervento del Governo mediante lo stanziamento di un piano straordinario di risanamento per riportare definitivamente le strade della capitale alla normalità”.