«Alla guida dell’autobus c’ero io e fortunatamente ci sono telecamere e testimoni». Sono queste le parole Micaela Quintavalle, la sindacalista pasionaria dell’Atac, che era alla guida dell’autobus finito la scorsa notte contro un albero in via San Paolo del Brasile, il viale che attraversa Villa Borghese.
Il sinistro è accaduto, racconta la Quintavalle, mentre guidava per “evitare” una macchina che le è spuntata davanti. «Ho visto un faro sparato verso di me. All’inizio l’ho scambiato per un motorino poi mi sono accorta che era una macchina con un faro solo. Dopo l’impatto – ha proseguito la leader del sindacato Cambiamenti-M410 – io ero una maschera di sangue ma mi sono preoccupata dei miei passeggeri, tre».
Questo il suo messaggio su Facebook postato alcuni minuti fa.
«Ringrazio tutti.
Io sto benissimo.
Ci sono testimoni e telecamere.
Ho evitato una macchina che mi veniva sparata contro mano.
L impatto è stato terribile.
La mia unica preoccupazione erano le due persone ferite.
Una bellissima donna che urlava come una ossessa.
Aveva difficoltà a respirare.
Io ero una maschera di sangue.
Il naso fa tutta scena come i polpastrelli delle dita.
Per correre da lei ho scavalcato la porta incastrata.
Avevo pensato ad uno pneumo torace.
Invece al ps é risultata codice verde.
Il ragazzo che dormiva dietro a me invece è volato di peso contro la porta.
Sangue dal naso.
Era lucido.
Invece inizialmente era codice rosso.
Per fortuna poi dinamico e non chirurgico.
Il mio etilometro segnava 0.00.
Stanotte tornerò in servizio.
So che non tutti sono d accordo.
Ma l incidente è stato bruttissimo.
E se io non risalgo subito sulla bestia non ci vado più.
Vi ringrazio di cuore.
Un pensiero va a tutti gli autoferrotranvieri che rischiano ogni giorno tutto questo.
Oggi alle 15 a prenestina la mia azienda mi farà visitare dal medico interno.
Non sono andata in ospedale perche odio usare il servizio sanitario nazionale in codice bianco.
Il medico anche se aziendale ha sottoscritto il giuramento di ippocrate ed accertera le mie perfette condizioni di salute.
Grazie a tutti veramente».
