“Per le prossime elezioni politiche la Commissione parlamentare di inchiesta sulle mafie non verificherà le liste dei candidati alle due camere perché oggi le mafie non hanno bisogno di deputati o senatori ma di infiltrarsi nei gangli delle amministrazioni locali dove si decidono gare, appalti e impiego di danaro pubblico”. Lo ha detto la presidente della commissione parlamentare sulle mafie Rosi Bindi in conferenza stampa, dopo una giornata di lavoro con i prefetti e i procuratori della repubblica di Frosinone, Latina, Velletri e Cassino per approfondire lo stato della criminalità organizzata nel basso Lazio e sul Litorale.
Una ormai diffusa infiltrazione nelle pubbliche amministrazioni, che a Roma si è manifestata con Mafia Capitale, a Ostia era da tempo presente anche con aspetti criminali e violenti più tradizionali della organizzazioni, ma ormai va assumendo aspetti preoccupanti soprattutto sul litorale e in particolare ad Anzio, come dimostrano le cronache più recenti.
In accordo con quanto già detto dal procuratore Pignatone, anche la on. Bindi è convinta che la relativa assenza di spargimento di sangue a Roma sia dovuta ad una sorta di pax mafiosa per la quale le organizzazioni non hanno bisogno di contendersi un territorio di per se ricco e che garantisce profitti a tutti con la droga e gli altri traffici illeciti. Ma l’infiltrazione mafiosa è presente anche nelle altre province del Lazio, anche se ad oggi è stata monitorata con particolare attenzione la situazione di Latina e Frosinone.
Un altro elemento citato dalla presidente riguarda la difficoltà di rapporti fra la Commissione i professionisti e i loro ordini che spesso non collaborano nell’individuazione di fenomeni mafiosi a livello della pubbliche amministrazioni. Anche se è noto che talora molti professionisti ( commercialisti ad esempio) sono ‘organici’ al sistema di corruzione mafiosa e al riciclaggio.
Il prefetto di Roma Paola Basitone ha ricordato che sino a qualche anno fa il problema della infiltrazione mafiosa nella Capitale fu sottovalutato se non addirittura negato. Mafia capitale ha impresso una svolta e oggi le forze dell’ordine sono in grado di monitorare con attenzione lo sviluppo dei vari fenomeni di infiltrazione e corruzione mafiosa. Non solo nella Capitale ma in tutta la provincia come testimoniano le cronache della stampa locale che peraltro, ha detto il Prefetto, viene quotidianamente monitorata come preziosa fonte di informazioni.
Infine la presidente Bindi ha ricordato che anche in caso di elezioni politiche anticipate la Commissione per legge dovrà presentare la sua relazione alle nuove Camere dopo aver terminato i suoi lavori entro luglio.
Giuliano Longo