Radio Rock conquista Villa Ada: la festa è un successo

Luigi Vespasiani: «Il Rock è sempre la stessa cosa, non morirà mai. È il modo in cui una persona si sente e vive la vita con le proprie emozioni»

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Foto di Valentina Pascarella - per gentile concessione

Tanta gente, tanto divertimento. Radio Rock festeggia nel modo migliore i suoi 33 anni, tra live sensazionali e musica fino a notte fonda. L’emittente romana ha infatti attirato nella location lacustre di Villa Ada amanti del rock e non solo. Ogni artista salito sul palco ha calato i propri assi nella manica, concedendo agli spettatori ritmi e sonorità frementi: da The Castway ai Folcast, dal Piotta a Daniele Coccia Paifelman. Solo per citarne alcuni. Siamo entrati nel backstage e abbiamo incontrato i 666, gruppo tributo agli 883 che sul palco hanno suonato per un’ora, e Luigi Vespasiani, voce nota di Radio Rock.

«Radio Rock ci ha sempre spinto e sostenuto, partecipare a questa serata è un grandissimo piacere» hanno raccontato Gabriele Calvano (voce), Chris Pomponi (basso), Valerio Marsiali (chitarra) e Alessandro Ceci (batteria) dei 666. Quattro ragazzi di Colleferro, territorio col quale mantengono un vivo rapporto e lo raccontano sovrapponendolo ai testi delle loro canzoni, che sono riusciti a imporsi sul panorama musicale romano grazie alle loro interpretazioni in chiave heavy metal di Max Pezzali. I quattro ragazzi di Colleferro, infatti, da sempre sono fan sfegatati degli 883, tanto – raccontano – da possedere molti vinili. «Radio Rock – hanno concluso – è per noi come una seconda famiglia e non potevamo di certo mancare a questa grande serata».

Il cantante dei 666. Foto di Valentina Pascarella – per gentile concessione
Piotta e Daniela Coccia Piefelman. Foto di Valentina Pascarella – per gentile concessione

A mescolarsi tra gli artisti, ovviamente, anche le voci di Radio Rock, tra cui Tatiana Fabbrizio, Matteo Catizone e  Luigi Vespasiani. Proprio lo speaker del pomeriggio, Vespasiani, alla domanda – di questi tempi forse non troppo scontata – “cosa rappresenta il rock oggi?” risponde: «Il Rock è sempre la stessa cosa, non morirà mai. Oggi di certo sta incamerando nuovi suoni, ma non può prescindere dalla chitarra o dalla batteria. Non si può essere rockstar senza chitarra», ricordando anche come i 106.6 trasmettano 20 ore al giorno con un livello «artisticamente alto». E se negli Stati Uniti è sorta tempo fa la polemica sulla morte del rock Vespasiani ne è certo: «E’ un’altra bufala di Trump, peggio di quella sulle tematiche del riscaldamento globale. Il Rock è istintività, è il modo in cui una persona si sente e vive la vita con le proprie emozioni, è rivoluzione. Finché ci sarà voglia di ribellarsi contro qualcosa il Rock ci sarà». Ancora buon compleanno Radio Rock.

 

Diego Sambucini
Alessandro Moschini

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