Eur spa dopo anni verso il risanamento, ma incombe la causa milionaria con Condotte che ha realizzato la Nuvola

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Alcuni giorni fa La Repubblica pubblicava la notizia che Eur spa, società detenuta per il 90% dal ministero dell’Economia e per il restante 10% dal Campidoglio, era entrata nel mirino della Corte dei Conti per progetti faraonici malgestiti, consulenze “facili” e debiti con le banche. 

Le osservazioni dei magistrati contabili si riferiscono al bilancio 2015 secondo il quale la spa spende quasi nove milioni di euro per i 118 dipendenti aumentando del 229% le spese per le consulenze esterne rispetto al 2014 . 

La Corte inoltre avrebbe espresso critiche sui progetti più complessi quali la Nuvola, che  ha visto aumentare a dismisura costi e tempi di realizzazione, quello attualmente bloccato della riqualificazione dell’ex velodromo olimpico e dell’acquario che dovrebbe aprire entro il 31 gennaio 2018. Fra le note positive citate dall’articolo la partita dei debiti che grazie al concordato preventivo sono passati da oltre 263 milioni nel 2015 a 145 oggi.

La pensano diversamente il presidente di Eur spa Roberto Diacetti e l’amministatore delegato Enrico Pazzali per i quali invece “è tempo di consolidare quanto di buono è stato finora fatto, perché la società ha schivato di poco il fallimento, vendendo una fetta del proprio patrimonio per 300 milioni e dando un secco taglio al debito. Eppure di questi risultati pochi, se non nessuno, sembrano essersi accorti”.

Pazzali prosegue specificando che in 2 anni il debito è sceso da 300 a 140 milioni scendendo ulteriormente a 124 milioni di cui solo 70 verso le banche, questo grazie a una “cura dimagrante” che emerge dal bilancio 2016 che ha visto la spesa per il personale ridursi da 13 a 9 milioni di euro. Questo ha consentito alla società di confermare un utile di 2,9 milioni due anni fa e di 2,8 l’anno scorso. 

“Di contro – prosegue la nota –  c’è la brusca frenata del fatturato, da 100 a 33 milioni, inevitabilmente condizionato dalla cessione degli immobili all’Inail nel 2015, tuttavia il patrimonio netto è rimasto stabile, dai 628 milioni del 2015 ai 631 dell’anno dopo. 

L’ad Pazzali ha poi spiegato a Radiocolonna.it che messi in sicurezza i conti “all’orizzonte di Eur spa ci sono importanti sfide quali quella milionaria per la Nuvola di Fuksas che vede Condotte contrapposta ad Eur spa, con la prima che ha avanzato riserve per 200 milioni contro la spa pubblica”.

Il contenzioso è finito in tribunale per una casa che il management di Eur è certo di vincere anche se  un’eventuale sconfitta potrebbe  avere ripercussioni sul patrimonio societario. “Per il momento – prosegue Pazzali –  non abbiamo in previsione nessuna cessione di immobili, dopo quelle del 2015” e il Campidoglio “non ha intenzione di mollare la presa sulla società, liberandosi della sua quota minoritaria” che secondo l’assessore alle partecipate Colomban risulta strategica  per il rilancio di Roma.

Giuliano Longo 

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