L’amministrazione Raggi ritarda le misure del Governo contro i roghi tossici

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I roghi tossici che stanno inquinando le periferie romane, come accertato, provengono dai campi rom dove i materiali metallici, per lo più forniti capillarmente dagli zingari impuniti rovistatori di cassonetti, vengono puliti dalle scorie plastiche di vara natura per essere inviati alle fonderie da centri di raccolta illegali.

Un traffico illecito ed esentasse deve venir bloccato alla fonte e presso i grossisti cui il materiale proviene senza un minimo di documentazione, bolle di consegna ecc. 

Un problema quindi di ordine pubblico, ma anche di legalità che alimenta non la sopravvivenza dei poveracci, ma coloro che si arricchiscono di questo traffico che ormai, nella Capitale, ha assunto aspetti industriali grazie alla assenza dei controlli delle istituzioni preposte. 

I roghi tossici, che si innescano dentro e fuori alcuni grandi campi Rom della periferia romana sono quindi divenuti  il flagello che tormenta la vita di migliaia di famiglie romane ormai da anni oggi  pronte, come riferito oggi da alcuni organi di stampa a ricorrere  all’autodifesa con rischi conseguenti per l’ordine pubblico.  

L’on. del Pd Roberto Morassut ricorda che  su questo tema la Commissione parlamentare d’inchiesta per le periferie ha svolto un lavoro di raccordo tra i comitati dei cittadini dei quartieri interessati, le istituzioni, il Governo, la Prefettura e Roma Capitale. Una vicenda che Morassut come Vice Presidente della Commissione e parlamentare eletto a Roma, ha preso a cuore anche a seguito dei sopralluoghi svolti dalla Commissione e dopo una animata assemblea svolta a luglio presso il Comitato di quartiere di Morena. 

Da allora la Commissione ha effettuato sopralluoghi approfonditi presso i campi Rom di Salone, La Barbuta, Via Salviati e presso il Parco di Centocelle e l’area della ‘buca’ di Torrespaccata ed ha svolto audizioni con la Sindaca Raggi, il Prefetto Basilone ed il Ministro Minniti. 

Solo dopo le numerose sollecitazioni rivolte alla Sindaca che ha rinviato la riunione per diverse volte, è stato possibile convocare  il Comitato metropolitano per l’ordine e la sicurezza il giorno 20 ottobre.

In quella sede si è  accolta la disponibilità  del Ministro dell?nternp Minniti ad utilizzare procedure straordinarie simili alle normative utilizzate in Campania per la Terra dei fuochi, e mezzi straordinari, non escluso  l’Esercito , per stroncare questo fenomeno dei roghi che determina danni ambientali, per la salute  dei cittadini e nasconde un lucroso giro di traffici illegali di rifiuti.

Ora occorre  il Comune di Roma indichi un dettagliato  programma di interventi che ad oggi non è ancora pervenuto al comitato metropolitano.  

Morassut denuncia che  la Sindaca ha dichiarato di aver inviato alla Commissione per le periferie una relazione. «Ma non e’ assolutamente vero. Non ha inviato nulla.»

Inoltre la Raggi  chiede più risorse al governo per la video sorveglianza, ma la sua Giunta ha perso quasi un milione di euro per la installazione di nuove telecamere non partecipando ad un apposto bando della Regione Lazio scaduto il 30 settembre. 

«Un misto di bugie e incapacità -aggiunge il deputato del Pd-ma ora occorre Fare. Basta inerzie. La Sindaca Raggi e la sua Giunta svolgano il ruolo che a loro compete e non cerchino ulteriori alibi. Il Parlamento, il Governo e la Regione hanno messo a disposizione la massima collaborazione e sostegno. Ma bisogna saper fare le cose.»

Giuliano Longo

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