Intervista a Ben Mohamed Mohamed, Imam della Moschea Al Huda di Centocelle

0
738

Abbiamo intervistato Ben Mohamed Mohamed, presidente dell’ Associazione Culturale Islamica in Italia e Imam della Moschea Al Huda che ha  sede nei locali dell’Associazione a Centocelle e con lui  sono stati  affrontati  argomenti a tutto campo . 

Ci  dice  che dal 1994 ,data in cui fu fondata l’associazione, i rapporti  con l l‘amministrazione locale e con i residenti italiani sono stati ottimi , dato che sin dall’inizio si sono instaurate relazioni socio culturali basate sul dialogo, la collaborazione, la conoscenza . Ciò è stato possibile anche attraverso iniziative varie che hanno coinvolto il Municipio e altre comunità religiose fra le quali quella ebraica . 

Gli abbiamo chiesto chi finanzia  l’Associazione e gli eventi e ci spiega che sono i  fedeli della Moschea a contribuire, indicandoci due casse poste all’ingresso adibite allo scopo.

Ultimamente la comunità ha acquistato   una palazzina ubicata sempre nello stesso quartiere che sarà la nuova sede con un finanziamento proveniente dal Qatar. Chiediamo se ci sono degli italiani fra i fedeli e come spiega il fenomeno di radicalizzazione di tanti giovani nati e cresciuti in occidente  che rifiutano l’integrazione e compiono gli odiosi attentati terroristici uccidendo. 

Riguardo alla presenza di italiani convertiti ci conferma che ce ne sono per il terrorismo secondo lui il fenomeno è da ricondurre a due fattori : il primo  fattore  è da attribuire all’ emarginazione, al disagio sociale e alla mancata integrazione .

Questi ragazzi quasi al cento per cento hanno alle spalle storie di droga,  di spaccio  e altri crimini che li ha condotti in carcere.

Il secondo fattore è  l’indottrinamento di chi li recluta, di conseguenza i terroristi sono  formati lontano dalle Moschee dove al contrario si ricevono insegnamenti spirituali e culturali che nulla hanno a che vedere con il terrorismo . 

Alla domanda del perché di fronte alle stragi terroristiche si ha la sensazione di una tiepida condanna da parte della comunità islamica ci dice che in certi casi può succedere  ma certamente non riguarda lui . La tendenza all’ estremismo in alcuni  casi  ci può essere ma sono fenomeni rari . 

Secondo l’Imam  in Italia non vi è stato alcun attentato perché a differenza di Francia , Belgio o altre nazioni non c’è una netta emarginazione e non ci sono quartieri ghetto. Non solo  ma le forze dell’ordine svolgono un ottimo lavoro di intelligence. 

D’altra parte dopo l’11 settembre 2001  e i successivi sanguinosi attentati sono state vittime indirette anche le comunità islamiche all’estero che oggi hanno tutto l’interesse a denunciare persone sospette e situazioni pericolose anche per la comunità . 

Proprio nel rispetto delle diverse fedi l’Imam sostiene  che  è un diritto  nelle mense scolastiche  servire un cibo adeguato alle  esigenze   religiose perché è un modo di rispettare la cultura  e le tradizioni delle persone che venendo qui  debbono  mantenere la propria identità . 

Inoltre parlare di guerra di religioni  alimenta paura , diffidenza .crea divisioni  e  lede l diritto di vivere secondo le proprie regole . Inoltre non c’è una invasione islamica visto che nel nostro Paese i musulmani rappresentano il5% della popolazione.

 Riguardo alle donne islamiche  e al velo dice che fa parte del proprio credo e della visione del mondo, non sono costrette da nessuno, è una convinzione non una costrizione.

 Infine chiediamo all’ Imam cosa pensa di Souad Sbai presidente delle donne marocchine in Italia  acerrima nemica del mondo islamico e ci risponde che ha  la stessa mentalità estremista di Oriana  Fallaci . 

Gilda Tucci

È SUCCESSO OGGI...