“I fatti accaduti sono fuori dal mondo, spero che chi di dovere prenda i giusti provvedimenti. Io ho l’obbligo di mettere in campo la formazione migliore, penserò solo al campo”. Non usa giri di parole Simone Inzaghi per commentare quanto visto nelle ultime quattro giornate. La Lazio si sente pesantemente penalizzata dalle decisioni arbitrali che ha visto l’apice nell’episodio nella gara con il Torino con il mancato rigore concesso e l’espulsione di Immobile. Il mister biancoceleste è un fiume in piena: “Se tutto fosse andato come doveva, avremmo vinto entrambe le partite”. La società ha fatto sentire la sua voce e ora non resta che provare a ripartire. I tifosi intanto abbracciano i ragazzi del mister in un bagno di folla al Fersini.
BOOM DI PRESENZE A FORMELLO
Oltre duemila tifosi si sono radunati nel centro sportivo dei capitolini per far sentire la vicinanza alle aquile. “Saremo più forti del nostro destino” lo striscione esposto dai sostenitori. La Lazio e i suoi tifosi contro tutto e tutti . Nonostante le polemiche, la situazione in classifica resta ottimale e Lulic e compagni non possono permettersi più passi falsi. La gente laziale ha capito l’importanza del momento e ha mostrato tutto il proprio affetto. Giovedì sera i biancocelesti ospiteranno il Cittadella negli ottavi di finale di Coppa Italia, in una competizione in cui sono finalisti uscenti.
PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI: IMMOBILE STOP
In giornata sono state rese note anche le conseguenze di Lazio-Torino. Un turno di stop per Ciro Immobile, nel referto si legge: ”la condotta sanzionata si è tradotta in un contatto avvenuto di striscio non connotato da violenza e comunque senza alcuna conseguenza fisica per il calciatore avversario; ritenuto, pertanto, che la condotta del calciatore Immobile, pur certamente antisportiva, non assuma connotati di particolare gravità, alla stregua anche della scarsa intensità del contatto effettivo e dell’assenza di ogni qualsivoglia conseguenza (come da referto ed integrazione del Direttore di gara)”. In poche parole nessuna condotta violenta e solo un turno di stop per il cartellino rosso. Non sono finite qui le decisioni del Giudice Sportivo che ha punito con un’inibizione fino al 22 dicembre Igli Tare e Armando Calveri, rispettivamente direttore sportivo e segretario del club. Per entrambi anche un‘ammenda.
Antoniomaria Pietoso