La municipalizzata Roma Metropolitane a rischio fallimento

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In vista dello svolgimento della seduta della Commissione Bilancio capitolina di domani che prevede all’odg ”Problematiche legate alla convenzione e chiusura dei Bilanci di Roma Metropolitane ai fini del Consolidato 2017″ i rappresentanti sindacali di Roma Metropolitane hanno inviato una lettera aperta al sindaco Virginia Raggi. 

Nel testo si precisa che dopo anni di incontri sindacali, di appuntamenti mancati e a seguito dell’ultimo incontro con i sindacati svoltosi con l’Amministratore Unico della società il 21 febbraio, non emergono chiari indirizzi per riportare la società sui binari delle solidità economica e di una efficace gestione.

Questo dopo vari tentativi per approvare i bilanci societari 2015 e 2016, che pure erano l’obiettivo dell’Amministratore Unico. La società, prosegue la lettera, vive una crisi strutturale iniziata già sotto la giunta Alemanno e proseguita con Marino, che sta portando la Società verso il fallimento. 

Secondo i sindacati «le principali motivazioni di questa crisi sono: pagamenti da parte di Roma Capitale che arrivano a singhiozzo e/o con ampi ritardi, o che non vengono erogati nonostante corrispondano a prestazioni effettuate e non contestate».

Inoltre l’AU non ha ancora comunicato la sua posizione nei confronti del socio inadempiente (Roma Capitale) con la possibilità che si debba ricorrere all’ingiuntivo al Campidoglio, già utilizzato con successo nel 2014 per il riconoscimento di crediti pregressi. 

Nel frattempo il periodico pignoramento dei conti bancari della Società determina il blocco degli stipendi mentre non si vede all’orizzonte il piano di riordino delle partecipate creando incertezza per le sorti del personale che «continua ad impegnarsi sui progetti sopperendo, con sacrificio e aggravio di responsabilità, anche alle fuoriuscite per pensionamenti di risorse altamente qualificate, mentre da anni gli unici provvedimenti tangibili finalizzati alla sopravvivenza dell’azienda sono stati quelli presi a carico del personale (mancato adeguamento degli stipendi al Contratto nazionale, accordi al ribasso su permessi, straordinari e festività, ecc.)».

Per di più la Giunta non chiarisce quali siano i compiti di Roma Metropolitane su questioni come la Linea C, gli ammodernamenti e i prolungamenti delle linee A e B. In questa situazione  le Organizzazioni Sindacali «si riservano di porre in essere ogni possibile azione a difesa e tutela delle lavoratrici e dei lavoratori, non escludendo l’astensione da qualsiasi attività» per tutelare «sia il futuro professionale di 150 lavoratori sia la tempestiva e corretta esecuzione di opere necessarie a modernizzare e rendere maggiormente vivibile la nostra Capitale».

Cinquequotidiano

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