“Con l’occasione di rivedere attraverso l’interlocuzione con le associazioni questa delibera l’abbiamo perfezionata e migliorata, modificando alcuni piccoli punti”. Lo ha detto il presidente della commissione Commercio del Campidoglio Andrea Coia illustrando la proposta di delibera che modifica il regolamento del commercio su area pubblica e che oggi, a 9 mesi dall’approvazione avvenuta tra le proteste delle associazioni di categoria, è tornata all’esame dell’Assemblea Capitolina. In Aula è presente anche l’assessore al Commercio Adriano Meloni, dato in uscita dalla giunta, che aveva espresso pesanti critiche contro il provvedimento originario. La nuova delibera contiene circa 40 pagine di integrazioni. Le modifiche approntate “permettono, mentre prima era vietato dalla delibera 30/2017, l’uso di stand, che siano però alti massimo 1,5 mt – ha spiegato Coia – inoltre, consentono l’esposizione di merci appese al di fuori degli spazi del mercato, ma non a fronte negozio, per ragioni sia di sicurezza che di decoro”. Ancora, si conferma “la possibilità di somministrazione di prodotti alimentari in loco, secondo le percentuali già stabilite mentre la disciplina del periodo stagionale è stata allineata a quella regionale, che contempla i due periodi dal primo aprile al 30 ottobre e dal primo ottobre al 31 marzo”. “Alcune richieste che erano pervenute da parte delle associazioni non ci sembravano accoglibili – ha spiegato – abbiamo mantenuto quindi il limite dei posteggi per titolari per famiglia anagrafica perché era una linea politica chiara e forte che ha voluto dare questa maggioranza verso la lotta ai monopoli. Le rotazioni non termineranno, nessun posteggio terminerà al 31 dicembre 2018: la normativa attuale prevede la scadenza al 2020, nel frattempo noi vorremmo avviare i bandi per i posteggi rimasti liberi e abbiamo recepito dalla legge di stabilità l’articolo comma 11-81 che dà una chiara indicazione per i titolari di licenza che esercitano l’attività direttamente e anche per coloro per i quali costituisce la prevalente o esclusiva fonte di reddito familiare”.
Coia ha poi spiegato che “ci sarà riconoscimento degli spuntisti storici anche nei criteri dei bandi, nel senso che coloro che oggi esercitano regolarmente o hanno esercitato nell’ultimo biennio in luogo dei titolari nel bando avranno riconosciuta la possibilità di assegnazione di punteggio. Abbiamo implementato alcuni Municipi che non avevano inserito il divieto delle vie per gli itineranti, abbiamo specificato meglio le ferie che seguono la normativa vigente di settore”. Inoltre, ha proseguito Coia, “si dà la possibilità, sia agli enti pubblici che alle imprese private, di ottenere un posteggio, sempre tramite bando, per portare nuovi servizi nell’ottica di una rivisitazione in chiave sociale dei mercati. Alcuni progetti partiranno a breve e prevedono proprio la creazione di piazze dei mercati in modo che la gente li possa ‘vivere'”. “Abbiamo chiesto che i Municipi si dotassero di piani del commercio su area pubblica e più in generale lavoraremo anche su un piano regolatore sul commercio su area pubblica – ha spiegato – Noi vogliamo dare indirizzi corretti affinché il commercio venga riportato nell’ambito di un progetto generale che coinvolga tutte le categorie. Il commercio su area pubblica non può essere visto come un settore avulso dalle altre realtà, ma deve essere coniugato con tutte le altre tipologie di commercio presenti in città. Mi auguro che queste proposte di modifica siano condivise anche dalle opposizioni”.