Piano di “rivoluzione” della raccolta differenziata per i primi 500mila romani ai nastri di partenza. Conclusa la mappatura delle utenze, infatti, il nuovo modello è ormai prossimo all’avvio per i cittadini dei municipi VI e X. E’ pronta la campagna di comunicazione predisposta da Conai, Roma Capitale e Ama, nell’ambito del Protocollo d’intesa sottoscritto lo scorso gennaio. A partire da metà aprile, inizierà la consegna dei kit e delle istruzioni per l’avvio del nuovo servizio nelle aree in cui è prevista la modalità “porta a porta”. Il modello prevede la tracciabilità del conferimento delle varie tipologie di materiali propedeutica alla futura introduzione della tariffazione puntuale.
La mappatura condotta da 70 addetti Ama ha permesso di individuare circa 50mila utenze “fantasma” nei due municipi. In particolare, in VI Municipio il censimento ha consentito di individuare oltre 118mila utenze domestiche, circa 30mila in più (+25%) rispetto a quelle presenti nella banca dati, mentre in X Municipio sono state rilevate circa 110mila utenze domestiche, oltre 17mila in più (+16%).
Sono state inoltre censite anche 5.600 utenze non domestiche su strada e 680 nei condomini nel VI Municipio e 6.300 utenze non domestiche su strada e 1.570 nei condomini in X Municipio.
Da metà aprile, nelle aree coinvolte nel nuovo porta a porta, scatterà la consegna dei kit di avvio del servizio a partire dai quartieri Axa (X Municipio) e Fontana Candida e Due Leoni (VI Municipio). Le attività saranno coordinate sul territorio da uffici di Start-Up (in via Enrico Ortolani, viale Romagnoli, via Giuseppe Andrè in X Municipio e via Marco Rutilio e via Benedetto Torti in VI Municipio), presidiati da personale aziendale e del Conai, che saranno anche a disposizione dei cittadini per informazioni.
“Roma ci piace un sacco” è il claim ideato per la campagna di comunicazione e vede protagonisti i due attori che, insieme, possono fare la differenza e cambiare Roma: i cittadini-utenti e gli addetti del servizio di igiene urbana. Il visual associato è un sacchetto a forma di pollice alzato, che strizza l’occhio al mondo dei social, i cui like sono entrati a far parte a pieno titolo del nostro linguaggio quotidiano. L’obiettivo è quello di far “capire la differenza e non solo la differenziata”, superando le resistenze e le diffidenze dei cittadini rispetto a un nuovo sistema di raccolta dei rifiuti virtuoso ed efficiente, generando adesione, coinvolgimento e consenso.
La comunicazione non sarà limitata solo alla distribuzione di materiale informativo nelle case ma prevederà anche la presenza sul territorio di operatori per spiegare il funzionamento della nuova raccolta, oltre ad una campagna di affissioni che avviserà la cittadinanza interessata, promuovendo in maniera specifica il nuovo servizio (attività culturali a supporto). Il nuovo modello di raccolta sarà illustrato in maniera chiara e semplice per sensibilizzare i cittadini sull’importanza della raccolta differenziata e sul loro ruolo di soggetti attivi in una corretta gestione dei materiali di imballaggio.
Il modello di raccolta differenziata sarà calibrato sulla base delle esigenze e peculiarità delle diverse aree e scatterà progressivamente una volta terminata la consegna dei kit. Saranno attivati sistemi mirati di raccolta domiciliare tecnologica (“porta a porta” e domus ecologiche) grazie all’utilizzo di contenitori con RFID, e di prossimità con cassonetti “intelligenti” in grado di riconoscere tramite una tessera l’utenza.
Il Piano Esecutivo per il X Municipio prevede che oltre 65mila utenze saranno servite con il “porta a porta”, 6mila utenze con le domus ecologiche e le restanti 39mila utenze tramite postazioni con contenitori “intelligenti”. Nel VI Municipio circa 83.500 utenze saranno servite con il “porta a porta”, oltre 1.800 utenze con le domus ecologiche e 33.800 utenze mediante postazioni con contenitori “intelligenti”.
Il calendario di raccolta per i cittadini coinvolti nel “porta a porta” verrà semplificato razionalizzando le frequenze di ritiro delle varie tipologie di rifiuto. A tutte le utenze domestiche saranno richieste 3 esposizioni dei rifiuti a settimana invece delle attuali 9. In ogni giorno di raccolta, si dovranno esporre contemporaneamente due tipologie di rifiuto: sempre la frazione organica e, a seconda del giorno, anche la frazione “secca” prevista da calendario (carta; plastica/metallo; rifiuto residuo indifferenziato). L’abbinamento, ben memorizzabile per i cittadini (“secco” del giorno + rifiuto umido), consentirà anche ad Ama di agire più efficacemente e razionalmente, raccogliendo ogni giorno 2 diverse tipologie di rifiuto. Ai cittadini sarà richiesta l’esposizione dei bidoncini/mastelli in un’unica fascia oraria giornaliera: serale (19 – 21). Per i contenitori in vetro, si continueranno ad utilizzare le campane verdi stradali. Le utenze non domestiche su piano strada saranno interessate da un servizio di raccolta porta a porta dedicato, con sistema di rilevazione dei conferimenti. Il prelievo di tutte le frazioni riciclabili e dell’indifferenziato sarà svolto da un unico soggetto che consentirà un maggior controllo del servizio erogato.
Critico il Codacons verso la rivoluzione lanciata dal Campidoglio sulla raccolta differenziata, con un nuovo modello di raccolta ‘tecnologica’ e l’eliminazione progressiva dei cassonetti tradizionali dalle strade.
“La vera rivoluzione sarebbe tenere le strade pulite e garantire la regolarità del servizio di raccolta rifiuti, aumentando il numero di addetti Ama in strada – afferma il presidente Carlo Rienzi – Le innovazioni tecnologiche possono aiutare ma di certo non risolveranno i problemi cronici di Roma sul fronte rifiuti; abbiamo visto infatti come la progressiva eliminazione dei cassonetti dalle strade in favore della raccolta porta a porta non abbia fatto altro che incrementare la sporcizia in città, con sacchi della spazzatura abbandonati sui marciapiedi che rimangono giorni e giorni a marcire sotto il sole prima di essere prelevati dall’Ama”.
“Più scope e ramazze in strada e più spazzini in circolazione aiuterebbero certamente più della tecnologia di ultima generazione – prosegue Rienzi – Per questo chiediamo al sindaco Raggi di rendere pubblici i dati relativi al numero di operatori Ama in servizio, i turni degli stessi e le strade loro assegnate, in modo da garantire massima trasparenza ai cittadini e consentire agli utenti di svolgere i dovuti controlli”.