Semaforo verde dell’Assemblea capitolina al Regolamento per l’esercizio delle attività commerciali e artigianali nel territorio della città storica, redatto dalla giunta a seguito di un percorso partecipato e condiviso dai municipi. Scopo del testo, disciplinare la tutela del centro storico e dei 21 rioni ricadenti nel Sito Unesco, con una decisa stretta sulla proliferazione di esercizi commerciali caratterizzati da una scarsa qualità dell’offerta merceologica, come i minimarket. Nel Sito Unesco è vietata l’apertura di nuove attività diverse da quelle tutelate. Dall’entrata in vigore del regolamento, ogni due anni, sarà effettuata una revisione degli indici di saturazione per la verifica di eventuali mutamenti e la conseguente eliminazione dei divieti di apertura delle attività del settore alimentare. Per i progetti di qualità – previa verifica istruttoria della Commissione Tecnica e successiva valutazione della Giunta Capitolina – si potranno decidere aperture in deroga di nuove attività. Interdizione di apertura permanente – sia nel sito Unesco che nell’ambito intermedio – per friggitorie, carrozzerie e autofficine, sexy shop, autolavaggi, hard e soft discount, sale con videogiochi e biliardi, lavanderie e centri massaggi, compro-oro, attività di commercio all’ingrosso con o senza deposito merci e magazzini. All’interno della città storica, per la prima volta si regolamenta il consumo sul posto di alimenti e bevande, secondo leggi nazionali di settore: gli esercizi di vendita e artigianali del comparto alimentare non potranno destinare uno spazio interno per il consumo sul posto superiore al 25% della superficie totale, dovranno utilizzare arredi minimali, non potranno prevedere servizio al tavolo.