Nuove infrastrutture per la mobilita’ a Roma per oltre 10 miliardi. E’ il progetto illustrato oggi dalla sindaca di Roma Virginia Raggi, dall’assessore Linda Meleo e dai consiglieri M5S Enrico Stefano e Pietro Calabrese che hanno presentato il risultato delle votazioni on line dei cittadini per il piano urbano per la mobilita’ sostenibile (Pums). La proposta piu’ votata in assoluto e’ il prolungamento della metro C fino a Clodio-Mazzini, sulla cui realizzazione il Campidoglio ha gia’ dato il suo ok. Tra le altre c’e’ il prolungamento Jonio-Bufalotta della metro B1 e la realizzazione della metro D nella tratta prioritaria Fermi-Salario. La stima dei 10 miliardi, spiega Stefano, riguarda i punti invariabili del Pums, scelti dall’ amministrazione, e alcune delle migliori proposte dei cittadini. “E’ una programmazione intelligente, parliamo di opere per oltre 10 miliardi che avranno la necessita’ di una cooperazione interistituzionale non indifferente, anche per il finanziamento, ma questo e’ il modo in cui vogliamo che sia amministrata Roma, con la co-progettazione”.
Prolungare la ferrovia regionale – gestita in concessione da Atac – che va da Termini a Centocelle fino all’Universita’ di Tor Vergata, deviando a Torre Nova rispetto al vecchio percorso che arrivava fino a Pantano, in modo da servire con una tramvia le facolta’ dell’ateneo e la sede dell’Agenzia Spaziale Italiana. E’ l’impegno presso dal Campidoglio al termine del lavoro sul Piano Urbano della Mobilita’ Sostenibile del Campidoglio, i cui risultati sono stati presentati oggi nella sede del rettorato dell’Universita’ di Tor Vergata. Un progetto decisamente ambizioso, visto lo stato attuale della tratta, che prevede la cessione del tracciato dalla Regione Lazio al Campidoglio, il suo rifacimento e l’acquisto di nuovi convogli. Servirebbe un restyling della linea, le cui stazioni attualmente sono ridotte in pessime condizioni, e un rinnovamento del parco dei treni della linea hanno, che hanno una eta’ media di 61 anni. “L’opera ha dei costi relativamente contenuti, 100 milioni di euro, tra nuovi treni e materiale rotabile, alla portata per gli enti interessati al suo sviluppo, il Comune, il Ministero e la Regione Lazio”, ha detto il presidente della Commissione capitolina Mobilita’ Enrico Stefa’no. “Nei nostri programmi c’e’ la riapertura entro il prossimo anno della fermata Giardinetti – ha aggiunto – poi avvio dei lavori nel 2020, la progettazione e’ in fase molto avanzata, molto dipende dalla disponibilita’ della Regione Lazio a cedere la linea e poi a compartecipare alla spesa”. Il rettore dell’Universita’ di Tor Vergata, Giuseppe Novelli, ha sottolineato: “In questo Campus forse realizzeremo il grande sogno di portare una metropolitana, o chiamiamolo metro leggera. Ogni giorno nell’area di Tor Vergata la mobilita’ riguarda 10 mila persone, che arrivano qui oggi in automobile, o con i bus”.
IL PROGETTO DELLA METRO D – “Secondo me dobbiamo cambiare prospettiva, si diceva che il Movimento 5 Stelle e’ contrario alle grandi opere. Noi siamo per le opere utili, che siano grandi o piccole non importa. Se un’opera non e’ utile lo e’ indipendentemente dalla sua grandezza. Roma nel sottosuolo e’ ricca di preesistenze, allora apriamo un tavolo con tutte le soprintendenze e diciamolo ufficialmente se questo e’ un dato che ci blocca o meno su certe opere, secondo me no. La Metro D, che in teoria non e’ centrale, ma di fatto nel percorso si scontrera’ con una serie di reperti, lo abbiamo visto gia’ quando sono stati fatti i lavori in zona Boccea per il Gra. Bene quindi la Metro D ma prima preveniamo qualunque tipo di criticita’ nel sottosuolo sapendo come gestirla e garantendo che queste preesistenze non blocchino i cittadini”. Lo ha detto la sindaca di Roma Virginia Raggi, nel corso della presentazione dei risultati del Piano Urbano della Mobilita’ Sostenibile nel rettorato dell’Universita’ di Tor Vergata.