“Sono intervenuto io in difesa della signora aggredita”. Lo ha spiegato al gip Clementina Forleo il 26enne Antonio Casamonica, arrestato dalla polizia assieme ad Alfredo, Vincenzo ed Enrico Di Silvio, per violenza privata, danneggiamento e lesioni personali con l’aggravante del metodo mafioso, in relazione al raid compiuto al “Roxy Bar” della Romanina il primo aprile scorso quando vennero aggrediti il barista di nazionalita’ rumena e una cliente invalida civile e fu poi devastato il locale. “Il mio assistito – ha spiegato l’avvocato Pietro Vincentini, uscendo dal carcere di Regina Coeli dove erano programmati gli interrogatori di garanzia – ha risposto in modo chiaro e dettagliato, spiegando al giudice quanto gia’ emerge con evidenza dall’analisi del video. E si vede che Casamonica e’ intervenuto energicamente in quella circostanza prendendo le difese della donna, quindi mi rimane molto difficile comprendere come possa esserci un’ordinanza cautelare di questo genere”. Alfredo e Vincenzo Di Silvio si sono avvalsi della facolta’ di non rispondere mentre Enrico, il nonno di 70 anni finito ai domiciliari, sara’ ascoltato dal giudice nel pomeriggio. “Il mio assistito – ha concluso Vincentini parlando sempre di Casamonica – e’ vittima di una strumentalizzazione e di un giornalismo fatto spesso e volentieri con poca serieta’, mistificando spesso la realta’”.