Casa delle donne, appello per scongiurare la chiusura

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La Sindaca Raggi quando era consigliera di opposizione diceva alle militanti della Casa Internazionale delle Donne che ovviamente dovevano contestare il debito.
Solita modalità con cui hanno promesso tutto a tutti, per poi arrivare al governo della  città, rendersi conto, e fare tutto il contrario.
Nella vicenda della Casa Internazionale delle Donne di Roma la ristrettezza delle casse del Campidoglio e la volontà politica della giunta 5 Stelle di perseguire il principio di legalità senza mediazioni – con l’affidamento dei servizi esclusivamente tramite bando – si scontrano con il radicamento in città di una realtà sociale e culturale attiva da oltre trent’anni.
“Noi alla sindaca abbiamo chiesto più volte un incontro, ma non abbiamo mai avuto un cenno di risposta. Non basta essere donne, bisogna essere femministe, questo fino ad adesso la sindaca non ha dimostrato di esserlo”. Così Francesca Koch, presidente della Casa internazionale delle donne, durante una conferenza stampa in Senato in merito alla controversia con il Campidoglio.
“Quando era consigliera – ha proseguito Koch – conosceva il documento che avevamo preparato per Marino e aveva detto che lo avrebbe votato sicuramente e, anzi, noi dovevamo continuare a contestare il debito. Le chiederei di ripensare a come intervenire nella sua giunta per salvare una coerenza di lungo periodo”.
Rassicurazioni sono arrivate dal vicesindaco Luca Bergamo.
 “Nessuno vuole chiudere la Casa internazionale delle donne, nella mozione non c’è scritto questo. Penso che ci sia un fatto indiscutibile ovvero che l’attuale modello di gestione abbia delle difficoltà economiche forti, è una realtà di fatto. Dunque c’è la necessità di mettersi tutti quanti a sedere intorno a un tavolo perché si trovi un modello di gestione che deve essere rafforzata e non diminuita, aperta, che sia sostenibile per tutti quanti e che non porti anche chi ha gestito quel luogo a essere inadempiente rispetto a obbligazioni che erano state assunte nei confronti dell’amministrazione Capitolina, e non per cattiva volontà ma semplicemente perché il meccanismo economico non tiene”. Così il vicesindaco di Roma Luca Bergamo, a margine di una conferenza stampa ha risposto a chi gli chiedeva della vicenda della Casa Internazionale delle Donne. Lo stesso Bergamo ha poi chiarito che “siccome questa cosa si protrae da molto tempo penso che sia giusto discutere su come quella funzione e chi la esercita non sia costantemente sottoposta a un adempimento che non è in grado di adempiere. Questo significa apertura da parte di tutti quanti al confronto e alla discussione”.

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