La sanità laziale migliora: conti ok e sale la qualità delle cure

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Migliora la qualita’ delle cure negli ospedali del Lazio. Dopo i risultati positivi ottenuti nell’ultimo tavolo tecnico sul piano di rientro – che ha certificato un nuovo passo avanti sui Livelli essenziali di assistenza (Lea) passati da 176 punti del 2015 a 179 nel 2017 – anche i dati 2018 del Programma regionale valutazione esito degli interventi sanitari (Prevale) parlano di una migliore assistenza. Nel caso di infarto, per esempio, l’angioplastica primaria entro i 90 minuti e’ passata dal 28% del 2012 al 50% del 2017 (47% nel 2016). L’intervento chirurgico entro due giorni per la frattura del femore e’ passata dal 31% del 2012 al 54% del 2017. I dati sono stati presentati oggi dal presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e dall’assessore alla Sanita’ Alessio D’Amato, durante un convegno a cui hanno partecipato i direttori generali di Asl e ospedali.

Questo il dettaglio: –

MUSCOLOSCHELETRICO – Nel periodo tra il 2012 e il 2017 la proporzione di interventi per fratture del collo del femore in pazienti anziani eseguite entro due giorni dall’accesso nella struttura di ricovero e’ progressivamente aumentata,passando dal 31% al 54%. Negli ultimi 3 anni la proporzione e’ rimasta stabile intorno al 54%,lievemente inferiore alla media nazionale che nel 2016 era del 58%. Si osserva una notevole eterogeneita’ tra le strutture di ricovero. Meta’ delle strutture del Lazio che ricoverano almeno 50 fratture di femore l’anno hanno valori superiori al 60%. –

CARDIOVASCOLARE – Nel Lazio si ricoverano per infarto acuto del miocardio circa 11.000 casi l’anno; la mortalita’ a 30 giorni dal ricovero e’ passata dal 10% nel 2012 al 7.6% nel 2017, in ulteriore lieve diminuzione rispetto al 2016. La proporzione di angioplastica eseguita entro 90 minuti dall’accesso, intervento salvavita nel caso di infarto acuto STEMI, e’ aumentata a partire dal 2012, passando dal 28% al 50% del 2017, in ulteriore aumento rispetto al 2016 (47%).

La proporzione di colecistectomie laparoscopiche con degenza post-operatoria inferiore a 3 giorni e’ aumentata progressivamente, passando dal 57% del 2012 all’80% nel 2017, in ulteriore aumento rispetto al 2016 (76%), in linea con il trend degli ultimi anni che ha avuto come effetto una progressiva riduzione dei giorni di degenza potenzialmente inappropriati. Nell’ultimo anno si e’ osservato un lieve aumento dei volumi totali di interventi di colecistectomia laparoscopica (circa 9.600 interventi nel 2017 rispetto a 9.300 nel 2016). Nonostante nel 2017 la media regionale di colecistectomie laparoscopiche dimesse entro 3 giorni dall’intervento sia pari all’ 80%, superiore allo standard previsto dal Ministero della Salute, si rileva, comunque, una evidente eterogeneita’ dei risultati tra le strutture analizzate. Le proporzioni di dimissioni post intervento entro i 3 giorni variano da un minimo del 42% ad un massimo del 98%. –

PERINATALE – Il numero di parti nel Lazio sta diminuendo cosi’ come nel resto d’Italia. Il volume totale di parti risulta in continua diminuzione, con circa 7.000 parti in meno negli ultimi 5 anni, di cui 2.500 parti in meno nel 2017 (44.414) rispetto al 2016 (46.927). Nel 2017 la proporzione di tagli cesarei primari risulta essere pari al 26.2%, in ulteriore lieve riduzione rispetto al 2016 (26.8%) e al 2015 (27.6%). Se confrontato con il dato nazionale tale valore, pero’, risulta ancora superiore all’atteso. Anche in questo caso si osserva ancora una notevole eterogeneita’ tra le strutture della regione Lazio, con proporzioni che variano dal 12% al 38%. –

CHIRURGIA ONCOLOGICA – Il Lazio e’ stata la prima regione, nel 2015, ad adottare le linee guida sulle Breast Unit prodotte dal Ministero della Salute. Tra i requisiti di una Breast Unit e’ il volume di interventi chirurgici che deve superiore ai 150 l’anno. La proporzione di interventi chirurgici per tumore della mammella effettuata nei centri identificati come Breast Unit e’ passata dal 73% del 2015 all’83% nel 2017, sebbene esistano ancora numerose strutture con volume di attivita’ molto basso. La proporzione di intervento ricostruttivo della mammella simultaneo all’intervento di asportazione del tumore e’ passata dal 48% del 2015 al 57% del 2017, cosi’ come si e’ ridotta la proporzione di reinterventi a 120 giorni, che e’ passata dall’8.5% nel 2015 al 7.6% nel 2017.

 “”Continua a migliorare la qualita’ delle
cure nel Lazio. Migliora perche’ diminuiscono i parti cesarei,
aumentano gli interventi al femore entro le 48 ore, migliorano
gli interventi di angioplastica per infarto. Quindi oggi abbiamo
chiamato a raccolta tutta la sanita’ del Lazio per confrontarci
su questi dati che crescono e che ora dovranno essere la base del
nuovo modello di difesa del diritto alla salute del Lazio”. Lo ha
detto il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, che
ha presentato oggi i dati del Programma regionale valutazione
esiti degli interventi sanitari (Prevale).
Per quanto riguarda i Livelli essenziali di assistenza (Lea),
il governatore ha spiegato che “il Lazio e’ la Regione che ha
ottenuto la migliore performance italiana come crescita. Adesso
abbiamo depositato in Consiglio la legge che avvia una nuova
stagione di concorsi, ci saranno assunzioni sulla base di una
programmazione sanitaria”.

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