Dalla Regione Lazio una legge per le tutele ai riders

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Un salario a tempo e non piu’ a cottimo, la tutela contro gli infortuni e la malattia, l’assicurazione obbligatoria. Sono i punti cardine della prima legge in Italia su rider e gig economy – approvata dalla Giunta della Regione Lazio – e presentata oggi dal governatore Nicola Zingaretti e dall’assessore al Lavoro, Claudio Di Berardino. Presto quindi, non appena arrivera’ l’approvazione definitiva del Consiglio, i lavoratori che oggi consegnano cibo a domicilio con le biciclette avranno diritti e tutele. “Questa legge non si fonda sull’idea del lavoro subordinato- ha detto Zingaretti- Siamo contenti, invece, che la nostra idea sia stata presa seriamente a livello nazionale”. La Regione Lazio, inoltre, stanziera’ 2 milioni di euro per il biennio 2019-2020 per forme di tutela integrativa in materia di previdenza e assistenza.

“Credo che l’asse su cui si regge la legge coniuga innovazione e diritti, e su questo c’e’ stata una condivisione delle piattaforme, che ringrazio, cosi’ come dei lavoratori dei rider e le altre associazioni, i sindacati, le parti datoriali”. Cosi’ l’assessore al Lavoro della Regione Lazio Claudio Di Berardino, nel corso della presentazione. “E’ stato un lavoro davvero a piu’ mani e piu’ teste – ha aggiunto – e questo ci ha consegnato una proposta di legge della giunta che trova un rispetto e una condivisione piu’ larga anche della proposta originaria. Credo che questo sia un lavoro davvero importante. Ora dalla prossima settimana faremo confronti di merito articolo per articolo, oltre a cio’ che faranno la commissione e il Consiglio. Siamo sicuri di avere interpretato queste richieste, di averle scritte – ha concluso Di Berardino – ma siamo disponibili a proseguire questo confronto di merito e a modificare eventualmente questi elementi non fossero stati del tutto recepiti”.

La proposta di legge, e’ stato ricordato, e’ il frutto di un percorso partecipato avviato dalla Giunta attraverso una consultazione pubblica sulla piattaforma on line del sito della Regione Lazio e di una serie di incontri, dedicati a tutti gli attori protagonisti di questo mondo: lavoratori, aziende e organizzazioni sindacali e datoriali. Il percorso partecipato, ha spiegato l’assessore Di Berardino, continuera’ anche dopo l’approvazione della legge in Consiglio regionale con l’istituzione della Consulta dell’economia e del lavoro digitale. E’ prevista inoltre la creazione del Portale del lavoro digitale composto dall’Anagrafe regionale e dal Registro regionale delle piattaforme digitali. I lavoratori e le piattaforme digitali potranno iscriversi al Portale, l’iscrizione e’ gratuita e avverra’ nel rispetto della privacy, per accedere alle forme di tutela integrative che saranno finanziate dalla Regione.

“Abbiamo inviato questa legge al premier Conte e al ministro Di Maio come contributo della seconda regione italiana. Lo spirito con il quale abbiamo lavorato alla legge e con il quale ci rivolgiamo al governo e’ quello della concertazione” – ha detto il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.

“Abbiamo avuto un colloquio a meta’ maggio con l’assessore Di Berardino. Siamo stati invitati per un tavolo di confronto. Siamo soddisfatti, in linea di massima questa legge si avvicina il modello a nostro, perche’ noi in realta’, tra gli operatori siamo gia’ quelli che hanno la paga oraria e non a cottimo, che pagano l’Inps e l’inail, che fanno vero e propri contratti quindi non possiamo che essere felici di questo”. Lo ha detto il rappresentante di Moovenda, Gianpaolo Sacconi, a margine della presentazione della proposta di legge regionale sui rider e la gig economy. “L’altro ieri siamo stati a tavolo con il ministro Di Maio e dobbiamo cercare anche di capire come si rapporteranno le due realta’- ha aggiunto- pero’ siamo contenti e apertissimi”.

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