Maturità, prima prova ok per studenti romani

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“Di temi ne abbiamo fatti tanti in questi anni e le tracce erano abbordabili, sono abbastanza soddisfatto del mio lavoro, ho scelto il saggio breve sulla solitudine e il rapporto con l’arte”. Simone e’ il primo maturando ad uscire dal portone del liceo scientifico ‘Talete’ di Roma, intorno alle 12.20, “non capisco come si possano impiegare sei ore a scrivere un tema- continua sorridendo- la prova che mi mette piu’ ansia e’ quella di domani, matematica”.
È un parere condiviso dalla maggior parte degli studenti intervistati, che si dicono tranquilli rispetto alla prova appena conclusa, ma ansiosi per quella di domani. C’e’ chi la prende con ironia, come Davide, che alla domanda sulla seconda prova sorride e alza le sopracciglia: “Per domani diciamo che e’ un terno al lotto, non si sa veramente come potrebbe andare, perche’ ogni anno cambiano la prova matematica… quindi i piu’ preparati in matematica fanno il compito agli altri, generalmente funziona cosi'”.
In generale i ragazzi sembrano aver apprezzato le scelte fatte dal ministero, soprattutto per la varieta’ dei temi trattati.
Secondo Niccolo’ “le tracce erano molto variegate, c’era un’ampia scelta, anche se mi aspettavo delle tematiche piu’ attuali e non solo legate alle ricorrenze; ho scelto il tema storico sulla Costituzione, ma avrei preferito qualcosa piu’ degli anni nostri”.
Pochi studenti hanno optato per l’analisi del testo, anche se hanno apprezzato il legame con l’attualita’ del passo riportato, ma “Bassani (l’autore de Il giardino dei Finzi-Contini, ndr) non lo conoscevo proprio, quindi ho subito scartato questa opzione”, spiega Davide. Uno dei temi piu’ gettonati tra i ragazzi del ‘Talete’ e’ stato invece quello scientifico, sulla bioetica della clonazione. “Ho scelto la traccia sulla clonazione perche’ mi piaceva molto per la sua attualita’- dice Lorenzo- non e’ una tematica facile, ma si tratta di argomenti che mi sono sempre interessati, quindi l’ho fatta con gioia”. Sembra molto rilassato, tanto che alla domanda sulla preparazione per la prova di domani risponde: “Ho fatto molti esercizi e ho studiato molto, pero’ oggi credo che mi riposero’ e cerchero’ di stare calmo”.
C’e’ chi, infine, la prende con filosofia, come Laura: “La prova di domani e’ tremenda, ma insomma, ormai non ci resta che sperare che vada bene”.

Alle 12.30 si apre il cancello del Giulio Cesare e fanno capolino i primi due volti. Intimiditi, stanchi, ma soddisfatti. Sono quelli di Lucia e Matteo, i primi a consegnare la prima prova dell’esame di maturita’ 2018 nello storico liceo classico romano: “E’ andata bene- dice la prima- ho scelto il saggio artistico-letterario”, su ‘I diversi volti della solitudine nell’arte e nella letteratura’ e “credo che meglio di cosi’ non si poteva fare”. Quattro ore impegnative “ma e’ andata”, e’ invece il commento del suo compagno della Terza I. “Ho scelto l’analisi del testo di Giorgio Bassani, ho avuto un po’ paura di essere andato in confusione, quindi ho deciso di fermarmi un attimo e riposarmi: una volta riletto, ho invece capito di aver fatto un buon lavoro”. Dopo i primi due ‘impavidi’ piano piano alla spicciolata escono tutti gli altri. Anche in questo caso le espressioni sono per la maggior parte rilassate, i veri ostacoli inizieranno da domani con la seconda prova: “I temi erano facili e prevedibili- hanno detto in coro all’agenzia Dire, Lavinia e Francesca che anche loro hanno scelto il saggio breve su ‘La solitudine’- quella di oggi era il cavallo di battaglia, domani e’ invece un enorme punto interrogativo. Per non parlare della terza prova”. Come ci vivremo le ore che ci separano da questi due spauracchi? “Con l’ansia, infatti andiamo subito a studiare”. Nemmeno il tempo di un caffe’ dopo 4 ore di full immersion. Tracce interessanti anche secondo Sergio, anche se “alcune prevedibili”, come quella su Aldo Moro data la ricorrenza del 40esimo anniversario dal rapimento e della morte, altre invece “che mi sarei aspettato ma non ci state come quella sull’altra ricorrenza illustre di quest’anno, il ’68”. “La mia scelta tuttavia- aggiunge- e’ ricaduta sull’analisi del testo del Giardino dei Finzi Contini”. Evidentemente la scelta piu’ gettonata del liceo di corso Trieste. “Ho fatto una buona prova, lineare, semplice e ben riuscita. Di solito mi faccio prendere dall’ansia ma oggi ho avuto il sangue freddo”. Sui prossimi step, Sergio va in controtendenza con la quasi totalita’ dei suoi compagni: “La prova che temo di piu’? Era quella di oggi”. Saggio breve su masse e propaganda politica infine per Enrico, che in realta’ avrebbe scelto la traccia sull’articolo 3 della Costituzione, se solo fosse stata “una traccia meno vaga e un po’ piu’ specifica. L’argomento era interessante, visto anche l’attuale dibattito politico, ma era troppo libera come domanda e avevo paura di andare fuori tema”

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