Coni e Fir insieme per rilanciare lo stadio Flaminio

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stadio flaminio

Coni e Fir sono disponibili a rilevare la concessione per lo stadio Flaminio a Roma, ma a dover decidere è il Comune della Capitale. Lo ha detto il presidente del Coni, Giovanni Malagò, durante la conferenza stampa di presentazione dell’accordo dei sponsorizzazione della Federazione italiana rugby da parte di Cattolica Assicurazioni. “Il proprietario dello stadio è il Comune, che mi risulta stia prendendo in considerazione una serie di ipotesi. Se c’è la possibilità di coinvolgere il Coni, in compartecipazione con la Fir, siamo disponibili a prendere in considerazione questo impegno. C’è un dialogo con l’amministrazione pubblica. La palla è in campo loro. Noi abbiamo manifestato questa disponibilità”, ha affermato Malagò. “Fermo restando che il Flaminio è parte della storia dello sport non solo romano ma italiano e che è molto vicino all’area del Foro italico, credo che qualunque persona di buon senso non può non rendersi conto che può esser utilizzato solo dal calcio e dal rugby, in linea di massima. C’è l’auspicio, il desiderio che lo stadio Flaminio possa tornare a essere quello che è stato nel più breve tempo possibile, non solo simbolicamente ma come impianto sportivo” ha spiegato Malagò.

L’idea di rilevare con il Coni lo stadio Flaminio di Roma nasce diversi mesi fa. A spiegarlo, il presidente della Federazione Italiana Rugby, Alfredo Gavazzi, a margine della conferenza stampa di presentazione del main sponsor della Nazionale della palla ovale. “Ne abbiamo parlato 7-8 mesi fa. Il Coni ha fatto una indagine sul territorio e ha presentato un progetto. Per noi sicuramente e’ una grande opportunita’, avere una nostra sede e poter usare il terreno di gioco- ha detto Gavazzi- Questo va bene per ospitare una franchigia, per il Seven e per tante altre cose. Speriamo. Il potere contrattuale del Coni e’ diverso da quello della federazione”. Allo Stadio Flaminio potrebbe infatti trasferirsi una delle franchigie italiane che militano in Pro 14, la ex Celtic League, riservato a squadre irlandesi (4), gallesi (4), scozzesi (2), sudafricane (2) e italiane (le due franchigie della Benetton Treviso e delle Zebre Parma).

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